l'altro ed eguali, e concorressero fra loro in un mercato uni-· versale; e da questa gara risultasse non solo l'equità dei cambi, ma il migliore assetto economico, il più utile impiego delle capacità e dei mezzi di lavoro, e da ultimo I~ massima produzione col minimo sforzo, quindi il benessere di tutti. Disgraziatamente questo splendido miraggio svanì ad un più attento esame dei fatti economici: si vide che l'operaio, il capitalista, il consumatore sono diversamente dotati di capacità e di mezzi di vita, e la concorrenza universale è una chimera. Il povero e il ricco non lottano ad armi eguali: i gruppi sociali non concorrono fra loro, ma sono gerarchicamente sottoposti l'uno all'altro. Ciascuna classe estorce i suoi guadagni dalla classe sottoposta: industriali e proprietari. da operai e da contadini; mercanti e capitalisti da industriali ·e da proprietari; la banca da mercanti e da capitalisti, ecc.; e i cambi, lungi dall'esprimere un rapporto di equivalenza di servigi, rappresentano e riflettono le ineguaglianze sociali, la dominazione degli uni sugli altri. . La prima ineguaglianza che altera il rapporto tra opera e ricompensa, è il monopolio che pochi individui di ciascuna nazione hanno del territorio di essa. Lo Spencer concede che questo monopolio sia stato stabilito con la violenza, ma dice che vi sono state varie. serie e generazioni di usurpatori, fino agli attuali possessori, i quali non sono discendenti diretti dei primi. Ma se non sono discendenti, si potrebbe rispondere, sono aventi causa; che è giuridicamente tutt'uno. Ad ogni modo, se alla serie dei conquistatori e usurpatori si aggiungesse un nuovo termine, con la spoliazione dei possessori attuali, i nuovi possessori potrebbero invocare per sè l'argomento dello Spencer.7 7 Lo Spencer porta nella discussione di un grande problema storico argomenti, ci duole il dirlo, che appena starebbero bene in una comparsa conclusionale. Cosl egli afferma che se da una mano il popolo inglese perdette la terra, dall'altra ricevette la tassa dei poveri; e calcola che dei 734 milioni di sterline a cui questa sarebbe ammontata, 500 sarebbero stati contribuiti dai , proprietari di terra. Questa somma, clic'egli, è superiore al prezzo del suolo « nello stato primitivo, incolto », qui pietroso, là paludoso, copert? di foreste, ecc., che è tutto quello che il popolo avrebbe diritto a riavere. Ma anzitutto la tassa pei poveri e le Workhouses sono pei poveri o impoveriti di tutte le 136 Biblioteca Gino Bianco
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