Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

, ... • che mai farebbero essi del tempo che avanzerebbe loro? L'impiegherebbero in opere utili, e questo che altro sarebbe se non lavoro? o starebbero in ozio, annoiandosi e tramando insidie ai laboriosi? Certo il lavoro attuale è di regola eccessivo, e in alcuni casi inumano, bestiale. Ma, pur riducendosi e trasformandosi il lavoro manuale o dati lavori, la somma delle atti- , vità non solo non scemerà, ma aumenterà di pari passo coi bisogni e con le capacità. Non vi sarà mai abbondanza assoluta o superfluità di cose utili: a misura che le necessità della vita saranno appagate, sorgeranno nuovi bisogni e il lavoro si applicherà a nuove produzioni, ma noli si arresterà. Il lavoro va perdendo bensì e deve perdere sempre più il carattere di fatica materiale e di pena servile che ha, deve divenire, per quant'è . possibile·, gradevole, sano, intelligente; ma non deve né può sparire in un dolce far niente universale. L'obbligo del lavoro . non può essere messo in dubbio da ness~n uomo sano di mente. Quelli che non volessero lavorare vivrebbero necessariamente a spese e a danno dei laboriosi. Parimenti, e per la stessa ragione èhe l'abbondanza delle ricchezze non può essere che relativa, è necessario circoscrivere i godimenti materiali entro certi limiti; e questo, meglio che con una norma generale e coattiva, si fa da ciascun individuo per se medesimo, dove la rimunerazione è proporzionale all'opera. Chi nei casi ordinari volesse consumare più che non produce, obbligherebbe gli altri a lavorare o a soffrir privazioni per lui. Questo in qualunque stato o forma di reggimento civile ed economico. Cosicché non si può fare a meno di giustizia retributiva nella società. D'altra parte, se noi volessimo applicare rigorosamente a tutt'i rapporti sociali il principio che ogni opera deve avere la sua ricompensa e questa deve consistere nel frutto stesso del lavoro, dove si andrebbe a parare? La ricompensa di Colombo per la scoperta delle Americhe avrebbe dovuto essere il possesso del nuovo mondo. E quale sarebbe la ricompensa dovuta al medico che mi salva la vita, o al pompiere che ~stingue 129 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==