Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

• LA TEORIA DELLA GIUSTIZIA;', LIBERTÀ ED EGUAGLIANZA. La teoria comunemente professata della giustizia, quella della scuola individualistica con a capo lo Spencer, riconosce in tutti gli uomini ugualmente certe libertà o facoltà astratte, come il diritto all'esistenza, all'integrità corporale, all'uso della terra, ecc. Ma questi d1ritti, sprovveduti dei mezzi occorrenti ad esercitarli, non sono in realtà che finzioni giuridiche. Data l'ineguaglianza permanente delle condizioni, caratteristica della società attuale, gli uni non possono affatto esercitare le loro facoltà; gli altri le esercitano pur troppo a danno dei primi. Nascono conflitti, e la giustizia assiste alla lotta, a mala pena proibendo la violenza fisica. La formula di codesta giustizia è: « libertà eguale ». Ma tanto· la libertà quanto l'eguaglianza sono, nell'attuale ordinamento sociale, mere finzioni giuridiche. « Che giova - dicono i socialisti - al povero avere lo stesso diritto (dato e non concesso che l'abbia) del ricco, se poi non può esercitarlo? Che giova al povero la libertà di scegliere il lavoro, di dibatterne il · prezzo, di acquistare ricchezza, di aspirare alle pubbliche cariche, se poi egli è costretto a chiedere in grazia il lavoro, a subire la legge del padrone e del mercato, a vivere nella miseria e nell'ignoranza e invecchiare in esse, e a veder crescere i figlioli nella stessa condizione in cui egli è vissuto, quando pure non * « Pro e contro il socialismo », 1897, pag. 114 e seguenti. 111 Biblioteca Gino Bianco ..

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