Francesco Saverio Merlino - Il socialismo senza Marx

verso la civiltà industriale, ma forse sono più disposti ad una civiltà . superiore. E qui sta la questione da risolvere. I mali del grande industrialismo sono noti; la tendenza alla costituzione di grandi monopoli rende forte il grande capitalismo non solo di fronte agli operai, ma anche di fronte allo Stato: e sarebbe quasi impossibile vincerlo, se non ci fossero le campagne, i paesi a debole sviluppo industriale, donde forse partirà il segnale per la nuova trasformazione della società, o almeno donde verranno le forze che abbatteranno il capitalismo. Io ho esposto altrove una teoria - che do per quel che può valere - secondo cui il centro di civiltà si sposta da un'epoca all'altra. L'Italia e la Grecia, maestre di civiltà in altri tempi, decaddero poi e rimasero lungo tempo indietro ad altri paesi. Da un'epoca all'altra prevalgono nuove attività, paesi situati in condizioni più favorevoli rispetto ad una civiltà si trovàno in condizioni meno favorevoli rispetto ad una civiltà superiore, e così via via. Quindi molti paesi che ora sembrano in arretrato di sviluppo, potranno farsi innanzi, e viceversa. Ineguaglianze di sviluppo ci sono sempre, come tra gli uomini e tra i ceti, così tra le nazioni; ma non saranno d'ora innanzi né grandi né permanenti. L'Italia meridionale non è entrata completamente nel ciclo della civiltà industriale, e forse non ci può entrare. Essa è forse tanto più atta a cooperare all'avvenimento della Civiltà Nuova. 110 Biblioteca Gino Bianco

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