.----- ' l I I ,. classi subalterne dell'Italia umbertina, è stata quella·di un pensatore anarchico o, come egli amò definirsi, << libertario >>: l'avvocato napoletano Francesco Saverio Merlino. È da ricordare, che in quanto napoletano, il Merlino si trovava nel centro stesso di diffusione dell'anarchismo; e che in quanto avvocato, egli assunse, giovanissimo, la difesa del suo antico compagno di studi Errico Aif.alatesta,imputato per i moti di Benevento del 1877; donde il suo accostamento e la sua conversione alla dottrina anarchica,per cui, di lì a pochi a1zni,egli si ritrovò imputato lui PZ!.~f con lo stesso Malatesta. ------·· I primi scritti d'interesse dottrinario del Merlino apparvero nel 1879 sotto forma di opuscoli pubblicati dal già ricordato .. giornale lodigiano, La Plebe, e furono dedicati a due figure di rivoluzionari napoletani, Vincenzo Russo e Carlo Pisacane. È da osservare, anzi, che il profilo disegnato dal Merlino della dottrina di Pisacane è il primo riconoscimento che sia stato reso alla sua importanza storica. Secondo le parole dello stesso Merlino, nel Saggio sulla rivoluzione, l'opera maggiore di Pisacane, « il lettore troverà una critica insuperabile della proprietà e dell'autorità, e, tracciato con un senso pratico eminente, un programma socialista rivoluzionario, che se non è perfettamente quello dei nostri tempi, possiamo dire senza tema di errore che differisce da qttesto di poco ». È la prima rivendicazione di Pisacane, il quale incarnò a suo modo la sintesi tra il pensiero e l'azione, e fornì un modello teorico e un esempio pratico di iniziativa rivoluzionaria, prima ancora che con l'episodio dello sbarco a Sapri) con la sua partecipazione alla guerra combattuta in Italia negli anni 1848-49 e le sue rifiessioni in volume su di essa; talché si è potuto affermare di recente, che Pisacaneavrebbe fornito la prima storia in senso classista o marxista della prima guerra d'indipendenza.4 Come gli avversari poco illuminati del marxismo usano attribuirgli as4 Per un bilancio della quistione, v. L. Russi, Pisacane e la rivoluzione fallita del 1848-49, ed. Jaca Book, Milano 1973. X Biblioteca Gino Bianco
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