Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

284 L' EVOLUZIONE SOCI.i.LE Non sono dunque P Socialismo e l' anarchia invenzioni di spiriti irrequieti o 8ogni di mente inferma, come piace a; più di rappresen tarsali: essi sono il portato, il risultalo necessario dell'evoluzione sociale. La lotta per l' esistenza, addolcita mano mano da' tempi preistorici fino a noi, deve scomparire in un principio etico su peri ore - nell'associazione libera ed uni versale, fondata sulla collettività de' beni e sull'eguaglianza delle condizioni C') FINE nione è generalmente nota, e il Morgan, che presagisce (p. 552) « un risorgimento in una più alta forma della libertà, eguaglianza e fratellanza dell'antica gente, » quasi tutt'i sociologi moderni. Il Letour- . neau· p. es. (Sociologie, p. 523) descrive così il suo ideale:« Le unità etni<:he confederate saranno de' piccoli gruppi amministrantisi da sè per tutto ciò che si riferisce manifestamente agi' interessi sociali. In ognuno di questi gruppi l' attività sociale è tutta assorbita da occupazioni utili.L'educazione fisica, morale ed intellettuale della gioventù vi richiama le maggiori cure: vi si cerca di diminuire per mezzo d'un opportuno concatenamento (entrainement convenable) le disuguaglianze organiche, le sole che sussistano ancora in questo tempo felice.» A pag.539 poi così discorre della famiglia nella futura società: « A poco a poco Ja società s'occuperà meno di regolamentare il matrimonio e più di formare le generazioni nuove, la cui fanciullezza diverrà per essa un interesse capitale; le unioni sessuali in sè stesse saranno considerate sempre più come atti della vita privata. Non si tenti di· glorificare il santuario della famiglia·. B1sogna esser ciechi per propoa1to per non vedere cos'è questo santuario nella maggior parte delle famiglie, e come il corpo e l'anima del fanciullo vi son spesso tortura• ti ». Circa quest'ultimo argomento consulta anche l'opera del Giambattista Borelli, Infanticidio e Matrimonio, Roma 1884. (•)<<Il progresso sociale-dice il De Dominicis-tende continuamente . a vincere e addolcire in un elemento etico superiore e più umano la disuguaglianza naturale e ad estenctere aempre più l'associazione tra gli uomini, tende continuamente a mettere il dritto all'esistenza sociale non come facoltà puramente ideale. ma come vero potere. » Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==