280 L' EVOLUZIONE SCCIALE il principio di lotta. L'antropofagia, la guerra, la rapina, la violenza carnale non si praticano , generalmente, da Ile tribù sei vagge che nel_le loro relazioni esterne. Più fiera e continua è la lotta esterna, e maggiore è il bisogno delJa solidarietà fra' membri di ciascun gru ppo ; so]idarietà che si estende financo alle colpe. Allorquando la natura è a vara all' uomo delld sue ricchezze, e gli strumenti di lavoro sono rozzi e scarsi (*) , e d'altronde la preda , quando c' è , è abbondante; la comunanza del vivere é necessaria. Così anche oggidì la solidarietà è , in proporzione de' mezzi, di gran lunga maggiore tra' poveri che tra' ricchi (0 ). Il progredire della coltura apporta alle tribù , che hanno adottata la comunanza del vivere, un grado di ben essere che invano si cercherebbe nella condizione del la grande maggioranza del la popolazione de' nostri Stati; ma la stessa causa, secondata dalla lotta esterna che continua a combattersi da tribù a tribù, da popolo a popolo, produ.ce anche un altro effetto diametralmente opposto. Allorquando l'intensificazione della coltura permette all'individuo di proca~ciarsi quasi da solo il sostentamento, non s· infrangono già i vincoli di comunanza che stringevano gli uomini nel passato, ma si pervertono. La funzione sociale della dife~a si specializza, come si specializza quella del lavoro: la società si di vide in due classi opposte, l' una vivente del lavoro del1' altra: a sanzione e salvaguardia de' privilegi s' inventa la legislazione: alla comunanza de' beni e alla libertà e uguaglianza del precedente periodo succe1ono la proprietà individuale e lo Stato. (*) Il fuoco, per es. doveva esser conservato per l'uso dell'intera tribù. e••) Negli Slums di Londra vigeva una consuetudine, per cui i fortunati del giorno o della settimana, quelli cioè· che avevano trovato lavoro, dividevano i loro guadagni co' disoccupati. Biblioteca Gino Bianco ·
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