• COLPE DEL MONOPOLIO 191 della questione soèiale. non avrà ricevuto una risposta, non avrete un'ora di pace. Ma la soluzione di questo problema-ed in c10 s'appone bene la scuola individualista-non sarà data dallo Stato. Il Governo, che non esisteva nelle società primitive dove pur regnavano l'a1•monia e la pace, si è formato dall'aggressione e per l'aggressione, come ha detto lo Spencer (*). Nel Medio Evo lo Stato era personale, perchè era il re, il barone, il duca ; nelle questioni tra operai e padroni , fra Corporazioni e Corporazioni, fra Comunità e feudatarii, il re sebbene d'ordinario stesse co' grandi, pure talvolta bilanciava la sua autorità mettendosi dall'altra parte. Oggi lo Stato è impersonale, non è più il terzo arbitro trà' due litiganti, ma è giudice e parte; o meglio, è la ~isultante delle forze contrarie della società. La borghesia è la forza dominante, la classe operaia la dominata : sottraente e sottrat-. tore: la differenza è rappresentata dallo Stato. Lo Stato è composto, rappresentato, governat0 , monopolizzato ua e per la Borghesia. Il potere e la ricchezza sono termini reciproci. Chi possiede l' uno, possiede anche l'altra. Contro l'ostacolo della ricchezza s' infrangeranno gli sforzi della classe impossidente per conquistare il potere politico : allo scoglio del potere si romperanno i suoi sforzi per emanciparsi dal capitale. Lo Stato non si conquide , ma si demolisce dalla base, eh' è il monopolio della ricchezza. In altri termini la questione economica e la politica si dànno la mano: nè l'una nè l'altra possono risolversi nel presente. ordinamento sociale. Il lavoro diventa ogni giorno più celere, e continuo; ogni -giorno si stringono più tra loro le forze e le attività umane. Cosicchè diventa impossibile distinguere t) Political Institutions, §§ 437 - 573. ~ BibliotecaGino Bianco
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