Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

184 COLPE DEL MONOPOLIO se i preti non traessero dall'esercizio del culto i mezzi di vivere senza lavorare, è ben probabile che lascèrebbero ogni uomo pensare a' proprii casi di coscienza, e per l'Uman genere sarebbe tanto di guadagnato. L'usuraio, il renditista, il borsista, il banchiere ... per quanto ci ripugni di profanare la parola lavoro applicandola allo s Lrisciamento di codesti retti li sulla ricchezza sociale, pure in fin de' conti anch'essi lavorano per un profitto ... a loro modo, e su per giù a n4odo di tutt' i capitalisti e di altri monopolisti. · Adunque lavoro improduttivo, anzi nocivo, degli uni, lavoro eccessivo avvilente degli alLri - spoliazione e concentra men i.o delle ricchezze in poche mani - concorrenza e coalizione C)-questi estremi formano il polo positivo e il polo negativo del monopolio. (') A quaDto abbiamo detto sopra in ordine al monopolio e alla coalizione molte cose si potrebbero aggiungere, che vengono giorno per giorno rivelate dalla stampa cotidiana. Così da una lettera indirizzata da certi Hudgson al Times e richiamata dall'Economist di Londra del 6 novembre risulta che nel commercio della birra in Inghilterra. vige il sistema degli spacci legati, vale a dire che gli spacci tutti esistenti in un distretto appartengono alla fabbrica, da cui essi ricevoJJo la loro provvista. 11 Messaggiero di Roma del 29 ottobre si esprimeva così: « Il cosiddetto bagarina99 io non è che l' incetta esercitata su vastissima scala. Questo reato che il Codice penale contempla, e contro del quale commina pene severissime, si commette quotidianamente in Roma, e quelli che se ne rendono colpevoli vivono da gran signori , riveriti e rispettati come tanti benefattori dell'umanità, mentre la povera gente, per colpa loro, languisce immersa nella più squallida miseria. « Tutte le derrate alimentari, che si avviano al mercato di Roma vengono -incettate da' baglierini, i quali per andar più sicuri, si accaparrano talvolta ancora in germe i prodotti della terra, rendendo così assolutamente impossibile lo scambio diretto non solo fra il produttore e il consumatore, ma anche tra il produttore e il venditore al minuto. Da ciò ognuno può arguire in che consista la manovra: essi acqui.;tano a buon mercato dal produttore e rivendono a caro prezzo al negoziante al minuto, il quale a sua volta taglieggia il consumatore, che è costretto a lasciar la pdle in mano a tutte queste bravissime_ persone». BibliotecaGino Bianco

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