Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

172 FALLACIE DEGLI ECONOMISTI più efficacemente specificata, e certo nel processo produttivo-consumativo vi deve essere un punto in cui l'individuo deve assimilarsi la materia e soddisfare cosi i suoi bisogni. Noi possiamo dunque ammettere che la produzione stessa debba in date contingenze assumere una forma più o meno individuale; senza pertanto riconoscere all'usuario od amministratore il dritto di appropriarsi per intero i frutti della produzione, e tanto meno poi riconoscere il possesso capi tali stico con tutte le sue ingiustizie e sfruttamenti costituzionali. La quistione dell'Amministrazione e della forma è ben· altra da quella del contenuto e della rendita. Il fenomeno de1la «rendita», il contenuto della proprietà, è indi penden Le dalla « forma >> individuale o meno collettiva di certe produzioni ; ma deriva puramente e semplicemente dallo usureggiamento sul lavoro. V'è infatti un'individualità - mezzo, ed un'individualità - fine; un caso in cui l'individuo assorbe l' utìlità naturale della cosa e disconosce la socialità della produzione; ed un altro in cui egli, pur usando le cose esterjori, non fa che servire all'universale e meglio adempire lo scopo sociale della produzione. È questione di distribuzione e di giustizia, di armonia di dritti e d'interessi; e quindi non c'è che un. organamento sociale, che abbracci tutt' i Iati dell'attività umana e coordini tutti gl' interessi, che possa risolverla. Ora per ot• tenere un tale risullato bisogna al meno in pri nei pio, e certo nella massima parte de' casi anche in fatto, non già individualizzare, sibbene disindividualizzare i beni dalle persone, per individualizzarli nella produzione, cioè in organismi speciali autonomi (Collectivo-Individuo, secondo il Wirth), che rappresentino il capitale per sè stante, neutralizzato, immobilizzato allo scopo della prDduzione. Gl' individui non potranno più sottrarlo ad un tale scopo, se pure dovessero appropriarselo temporaneamente: Essi lavorando lo accresceranno, ma lo la- .sceranno consacrato sempre allo stesso fine. BibliotecaGino Bianco

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