FALLACIE DEGLI ECO:KOMISTI 161 per non aver ritenuto per sè ciò che potevano ritenere, pe; ave~ permesso che i doni della natura fossero accettati. » Stuart Mill: « È manifesto a prima giunta che la rendita è l'effetto d'un monopolio, ma questo monopolio « non può essere abolito ». Blanqui infine anche confessa che la proprietà è un privilegio, un monopolio, ed afferma che in Economia politica ciò è generalmente ammesso; ma soggiunge che si tratta d'un monopolio utile, naturale II Anche il Ferrara ritiene la proprietà costituire un monopolio naturale, necessario, dopo peraltro aver detto che egli cc nell'·opera di demolizione de' privilegi non conosce limi te prestabilito! » Checchè però dicano codesti scrittori, il monopolio non può essere legge economica, come il delitto non è la legge morale, come la superstizione e l' ignoranza non sono la legge del pensiero. Il monopolio deve scomparire dalla storia, per dar luogo all' organamento razionale della sociale Economia.· Le conclusioni cui era pervenuta l'Economia classica investigando i fenomeni della rendita, dell' interesse e del profitto, non essendo atte ad infondere negli animi agitati della generazione che ci ha preceduto rispetto e venerazione per 1 istituto della Proprietà individuale; un'altra dottrina fu inventata, che prese nome da Ricardo, non autore ma divulgatore di essa. Ricardo, come Carey e Bastiat, sopprime l'elemento materiale della produzione, derivando i1 valore co-mparativo delle cose dal lavoro attualmente speso nella produzione di esse, e da quello previamente impiegato nella costruzione de' necessarii strumenti. « Certo (egli dice al cap. 1 del Valore) nello stato primitivo della società, di cui parla Smith , il cacciatore selvaggio ha bisogno d'un capitale qualunque creato FORSE da lui stesso , per poter uccidere la selvaggina. BibliotecaGino Bianco
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