Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

... ,. . FALLACIE DEGLI ECONOMISTI 135 'o non fosse stato nella persona d'un suo dante causa . un lavoratore. Cominciando dalla prima teoria, certamente per chi .si collo-chi dfl.l punto di vista del proprietario, il fitto del suo podere non é che un supero, un extra-prodotto, -o nel linguaggio prettamente fisiocratico un prodotto .netto di questa specie di tindustria che , prèscindendo affatto dal lavoro ossia da un'opera prestata, consiste, .come si esprime il Ferrara, nell'aver ereditato (o altrimenti acquistato) il dritto di dire: « questa terra è mia!>> Ma, per giustificare la rendita in virtù del do~o che la natura farebbe spontaneamente e senza corrispettivo di sorta al proprietario produttore, bisogna supporre o che proprietario della terra sia lo stesso lavoratore, nel _-qual caso il dono andrebbe almeno a chi se l'è faticato, o, ammettendo che la largizione sia fatta all'uni versale, che la terra sia posseduta collettivamente. Invece nel sistema della Proprietà individuale, che vige ora, il ~osiddetto « dono della natura » è sottratto al suo vero destinatario, e scivola nelle tasche dell'essere più inutile e perciò più indegno di averlo, il proprietario, ne• mico giurato del lavoro e del lavoratore. Ha detto bene il Boutron : « Se un prodotto netto esistesse, esso non potrebb'essere che un mezzo di godimento, una grazia, un elemento di benessere, che la generazione presente tras1ne tterebbe alla sua discendenza, ma che non po• trebbe mai di venire la proprietà esclusiva ed eterna di -qua.lcheduno. » La questione perciò non cade sull' esi• stenza o meno di un « prodotto netto)>, che si può a·m• mettere o negare a piacere, bensì sulla sua attribuzione a questo o a quello fra' concorrenti alla produzione. Lo stesso ragionamento si applica all'industria. Anche quì la produzione lascia un avanzo, vale a dire che chi si collochi al punto_di vista dell'imprenditore, scorge -come questi alla fine di ogni ciclo produttivo non solo rifà i materiali impiegati, paga la mano d' opera, ma dispone di un residuo, di un soprappiu che egli impiega. BibliotecaGino Bianco

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