Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

FALLACIE DEGLI ECONO:\HSTI 133 Si potrebbe aggiungere che il lavoro nè si esercita nel vuoto, nè produce e:;enihilo, ma abbisogna d'un sostrato) di aiuti e mezzi e condizioni esterne; ma che il sostrato e gli aiuti esteriori del lavoro giacerebbero inerti e quindi inutili, se non si ponesse l'attività dell'uomo; in altri termini, l'uomo deve alla natura tutto ciò che possiede e usa, 1na quella non dispensa privilegi e favori, ma a coloro che le chiedono le sue armi risponde, come i trecento delle Termopili, venite a prenderle; il lavoro, secondo la bellissima espressione citata dal Proudhon, è la guerra dichiarata alla sua par- . . s1mon1a. Materia e lavoro d~nque non sono termini succedanei, ma concomitanti; non sono già, com'è piaciuto agli economisti considerarli, causa ed effetto, ma sono insieme concause de Ila produzione. La n1ateria ci si presenta oggidì- plasmata da un lavoro, che è passato; ma questo alla sua volta si esercitò sopra materia che gli preesisteva; e così via via finp alla prima materia, al primo lavoro, alla prima occupazione. La ricchezza si rinnova continuamente, come si rinnovano le cellule che compongono l'org~nismo umano; e rinnovandosi si accresce. La ricchezza d'oggi presuppone quella di ieri ; e così risalendo ad una ricchezza o materia priina che è il germe, l'embrione della ricchezza attuale. « Come la seconda pietra d'un edifizio riposa sulla prima, equesta sopra la rocca, come la faccetta 4'un secondo crista11o si appoggia su quella del primo ed una serie di faccette appoggiate l'una sull'altra costituiscono la massa salina » - così una produzione si aggrega all'altra nel tempo e nello spazio. Tutto ciò che si produce si consuma: la consumazione· è il movente della produzione. Tutto ciò che si consuma si deve riprodurre, salvo mutamenti di forma. La legge di sfruttamento può essere formulata così: « il lavoro deve rendere alla natura ciò che ne ha tolto e ristorare le forze dell'uomo. La distruzione d'una cosa dev'essere la generazione d'u10 BibliotecaGino Bianco

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