Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

102 IL MONOPOLIO NELL' ECONOMIA MODERNA bello di cui esso si serve per salir sublime, è la libera concorrenza; che, oramai è chia:ro, non è l'antitesi del monopolio , bensi è lo scatenamento di tutte le forze oppressive, guidate dal Monopolio, contro il debole, il povero, il s~mplice, il laborioso, l'onesto. Essa è g·uerra economica spietata, continua di classe contro classe, <findividui contro individui, di paese contro paese (sistema di cannibalismo commerciale , ha detto Spencer) ; è il il dritto della forza (faustrecht) col trionfo della peggiore specie. Per un operaio ·che a furia di stenti e chi sa di quali inconfessabili azioni giunge a sottrarsi al giogo del capit_alista , quanti operai e non operai precipitano nel baratro del la miseria ! L' operaio rifatto assoggetta a sè i suoi compagni di ieri, e questi s'accorgono ben presto di non trovare in lui il benchè me ... nomo avanzo di quei sentimenti di fratellanza e di compagnonage, che l'animavano quand'anche egli stringeva jl morso delle·redini capitalistiche. Andando più in là noi incontriamo il piccolo comfi1.erciante o industrian• te, e il commerciante o industriante più grosso di lui. Anche qui guerra accanita, micidiale; guerra guerreggiata di prezzi, di tariffe, di reclame, di frodi, d'inganni; e, come risultai.o, fallimento di cento, fortuna d'uno. Il più forte vince, Fortes Diijuvant, tal'è l'insegna del1' industria e del commercio. Cento famiglie rovinano nella miseri'a, ma uno speculatore furbo· e fortunato , che sarà magari fallito venti volte, finisce per raggranellare alquanti milioni. A lui non basta ornai più di aggirarsi nella bassa sfera della mercatura: egli entra in un campo più vasto, si solleva in un'atmosfera più elevata, diventa uno de'pezzi grossi del la finanza d'uno Stato, un re milione. Egli fa la sua comparsa negli alti seguano volta per volta il corso indicato; oggi p. es: il colono nemmeno pensa a vendere all'artigil\no, nè questi a lui; nè il mercato è sempre ostruito. La potenza però vale quanto l'atto, la possibilità quanto il fatto, nessuno pensando a ripetere un esperì• mento di cui è certo il risultato. BibliotecaGino Bianco

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