SUL COLLETI'IVISMO 59 tuzzare e comb~ttere i monopoli nascen6 da situazioni speciali, e di p·rovvedere di lavoro gli incapaci di iniziativa. La collettività sarebbe come una vasta Banca per il credito degli strumenti di lavoro e una grande Società di assicurazione mutua·)). Che sono queste se non linee generalissime, larg4i profili di un ordinamento economico verso il quale camminiamo, e che. dobbiamo raggiungere, perchè non solo esso è desiderabile, ma è anche possjbile? Il dissenso tra me e i collettivisti cade appunto su queste linee generaU, anzi sui prjncipi fondamentali del nuovo ordinamento socia]jstico, soprattutto sulla questione del valore, che io ritengo indistruttibile e incoercibile, mentre i collettivisti lo sopprimerebbero, unificando i poi;;sessi, eguagJiando i lavori, accomunando i prodotti. Ora su di questa questjone, gravissima guant'altra mai, il Bonagiuso non spende una pairola. Egli - e con 1ui altri socialisti, che hanno presò e confutarmi - credono di avermi abbattuto, dicendo che io non sono socialista, che son, per es., anarchico, o viceversa un sociaUsta di Stato, od ancora un rfformista radicale, o un eclettico, un confusionario, ecc., ecc. Sono tentato di rispondere che non mi importa di sapere, - certo non importa agli altri, meno forse alla. polizia, - di sapere quello che jo mi si.a : ma importa molto sapere se ciò che io sostengo ~ vero o no. È su di ciò che i miei critici sono singolarmente perplessi. I La verità è che i colletti visti sentono vacillare il loro mal concepito ideale, e non vogliono confessare quel che pensano. Se la pigliano con me, che (dicono essi). ho ripetuto le solite obiezioni contro il collettivismo. Ma che ci ho da fare io se quelle obiezioni sono giuste? Tutto quello, che potevo fare, é che ho fatto nei limiti delle mie forze, è stato di dimostrare che il socialismo non cade col collettivismo> mà si può attuare altrimenti. Potevo negare io il « pericolo autoritario )) del collettivismo? potevo e dovevo dissimularlo? Potevo dire, come fa il Bonagiuso, che alla :fin :fine non si tratta che di costituire un potere « incaricato solo (magnifico quel solo!) di ·regolare la produzione e lo scambio )). Una bagattella, come si vede : un potere che regola appena appena la produzione e gli scambi di un paese, che ha quindi. al suo comando tutti i produttori e tutti i consumatori, tutto il capitale· e tutti i prodotti, e niente altro; e che non riuscendo a •• BibliotecaGino Bianco I
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