"' -308 QUARTA PARTE ·· APPENDICE la perfezione, ma un grado di civiltà superiore all'attuale e tale che consenta di considerare la delinquenza come un fenorueno vera~ mente eccezionale e un segno di vera anomalia individuale da curarsi co' metodi profilattici che· la scienza indicherà, :fino ad allora la giustizia penale e civile, do_vrà continuare a funzionare per , mezzo di organi adatti. · Nè varrebbe mutar le parole, chiamare, p. es., Collegio arbitrale quello che ora si chiama :f.1ribunale, lodo quello che ora si chiama sentenza, difesa socicile ciò che va sotto il nome di giiistizia penale. Purtroppo gli uomini si appagano spesso di simili giuoçhl di ,parole e ·non si accorgono che le cose rimangono, e talvolta anche .sono peggiorate. · Dunque, la gii1,~ti:iia vena,le e civile non si può abolire e gli · · ,organi costituiti .per la prevenzione e per la repressione del delitto -e per la risoluzione delle controversie fra privati potranno e dovranno essere corretti e pe1·fezionati, eliminando da essi ciò che • -conservano di vecchio e di putrido e adattandoli a' nuovi criterii di giustizia e di libertà, che sono entrati a ,far parte della coscienza morale dell'uomo n1od.erno, ma non ·potranno essore soppressi (1). Discutiamo pure delle m9dalità di costituzione e di funzionamento di tali organi e delle modi:ficaz~oni da apportarvi (non senza tener conto delle esperienze fatte, deile verità acquisite,· de' pro- _gressi compiuti, per non rinunciare al certo per l)incerto, al posi- . tivo per l'astratto), e cerchiamo di fare il meglio che si può. L'indipendenza de' giudici, non solo da' Governi, ma dalle fazioni dominanti, e perfino da un'opinione pubblica, che volesse imporsi alla loro coscienza; la loro inamovibilità dal posto e dalla residenza, la determinazione di norme certe ed imparziali, che de- ·vono regolare il funzionamento della giustizia, l'individualizzazione della funzione giudiziaria e l'eliminazione di ogni gerarchia: re- (1) Lo stesso Errico Malatesta,• fautore dell'abolizione de' tribunali e della polizia, e che vorrebbe che alla difes~ sociale provvedessero tutti, come tutti corrono al soccorso in caso di pubblica calamità (vi sono però i corpi dei pompieri, 1e pubbliche assistenze, le associazioni per soccorsi ai naufraghi), in una polemica -3vuta con noi sul giornale Umanità Nova, finiv,a per dichiararsi d'acco-rcl.o con noi sulla necessità di precisare le forme e le norme di ciascuna org,anizzazio·1ie -destinata ad attuare determinati scopi, e quindi anche degli organi di prevenzione . . € di repressione del delitto, ossia di difesa sociale in quanto se ne avveri la ne- • <!essità. B-ibliotecaGino Bianco • - •
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