Saverio Merlino - Revisione del marxismo

· 14 ~l'HIZZO HIOG R.-H'ICO-TEOraco DI SA \"ERIO MIDRLIKO di stima pe1· indurlo a t1·onca1·ela sua colla-borazione alla Rivi.sta. del :Merlino, in un documento priYato diventava nientemeno che un c1·etino. Quanto all'epiteto di jntrigante ,dato al Merlino e alPwccusa di essere un a,1·11esedella polizja, che traispare in modo chiaro dalle parole rife,rite, ci verrebbe fatto di sorridere, se la cosa non ci rendesse pensosi della, bassezza morale a, cui l'odio settario aveva ridotto, nel momento in· cui s;crive·va quelle parole, un uoino dell'ingegno di Antonio Labriola .. Per nuHa scoraggiato dagli attacchi veleno:si dei ·su_oi due aYversari più malevoli, ·~egli continuò l'opera sua nelle pagine della Rivista, raccogliendo ·molti consen,si all'estero da so-ciaEsti e da studiosi auto- · revoli, ma pochis•simi in Italia. Entrato nel Partito so·cia,lista, tentò di ,correggerne La dottrina e· la tattica, pubblicando nel 1901, in pole-mica con l'on. Turati, due 'opusc-oli pieni di ardore e di pensiero (da cui abbiamo- largam~nte attinto per la presente p11bblicau0Ile), i quali sono la conclusione dello, svolgimento di idee iniziato nel 1897 con Pro e contro ii Socialismo . . V1stosi incompreso e seevro, l'animo d'ambizione, si ritrasse in se stesso•, dedica,ndosi. interamente alla proifess.ione di avvocato, C'h'e gli procacciò fama. e fo1·tuna. Dotato di naturale intrepidezza d'animo, non esitò, nel 1900, dopo i1 l regicidio di Umberto t, ad aS:sum~re la ,.difesa di Gaetano Bresci nel processo• che si svo-ise alla. Corte d'Assise di })filano (1). Lasciate da p~rte le viete teorie pseudoscientifiche dellu ,scuola lombrosiana, egli portò coraggio~a,mente daV'aJ1ti ai giudici nna tesi giuridico-politica, -c~e non potè svolgBre interamente per l'intolle1·anza partigiana del Presidente e del Pubblico :Ministero; i quali per 01·dini venuti dall'alto e secondati r1all'ostilità del pubblico verso il dif-enso,re (pubblico formato, in gran parte di agenti di polizia), soffocarono la discussione. Nel 1919 la sua attività di scrittore ebbe un ri- . . sveglio i cui frutti furono un certo numero di articoli in giornali e riviste e due opuscoli importantis imi: . Fascisrno e· Democrazia (1924) e Politica e J!lagistratitra (1925), n prjmo dei quali, interamente compreso in questa raocolta, dev'essere considerato com.e il suo testam~nto politico. Spirito indipendente, rimase però sempre un solitario, e si spense in Roma nel 1930, sei-bando fede agli ideali di giustiz.ia e di Jibertà abbì-a0ciati nella giovinezza, e per i quali. era -stato un foi-te e originale pensatore e un coraggioso e disinteressato uomo d'azione. Ohi scriv,e ha la certez.z~ (da una srna lettera che -conserva come _una cara memoria) che egli, morendo, lasciò il manos,critto di un libro, ,rhe) già com1piuto ne,l 1923, non fn poi stampato. Queste notiz.ie biografid1e, benchè somn1arie,· avrebbero una lacuna inscusabile se tacessero della pa1-te cbe il i\i[er-linoebbe uei molti prores 1 si politici ,che ci f:urono in Italia durante l'agitato periodo che va. dal 1919 nl 1923. A lui ricorrevano, eome ad· un am:f.co, coloro che - mHita:vano nei partiti :ai sinistra, -cui egli prestava con simpatia Ja ~ua, disinteres,~ata a,s.sistenza legale. Noi ricordiamo la l?rofonda fm- (1) Vedi « Una difesa in Corte d'Assise)) nell'Appendice. ' BibliotecaGino Bianco

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