SCHIZZO IHOGllAll'ICO·TEOHlCO Dl; SAVIDRIO MIDRLINO 13 mente, in a,ppendj.c_:ea, un nun1e,ro della, Hivista, gli a1·tic:,oli suoi e ,quelli dell'avven;ario. Ora ei siu, concessa una don1anda : Che. diritto aveva, il Bissolati (a cui non intendia,n10 per questo negare nessuno dei suoi me1·iti), che ,dil-itto aveva di maneal'e di l'ispetto, isolo pei-•chè non ma1·xista, a. un uomo della le1 vatul'a. moi-ale •e intellettuale del l\!ferlino, il quale aveva .sofferto pe1· il sncialismo l'esilio· e il carcere? La fede nelle verità del marxismo, così viva aUora nel Bissolati, anelava difesa opponendo idee a idee e. non opponendo alla •CJ·iticadel Merlino insinuazioni mar Ugne e iugjurie, com.e f,e1 ce n Bj,s1solati. Il· quale, giova dirlo, si staccò poi :.1011 solo dal ma1~xismo, ma dallo stesso Partito soèialista di cui •era •Stato un capo. auto1·evole, e, fu anche, durante la grande gue1·ra, JVlinistro, non ce1·to, pensdamo, in nom,e dj ·quel 1narxisn10 01-todosso per cui s.i era fatto Jecito insolentii-e il Merlino,. .r oi ci spieghiamo la cosa come eff.etto di quello spirito settario e dog1natico che è alla radice così dell'intolleranza religiosa come dell'intolleranza politica; non, meno incivile e condannalJHc dell'altra. · Se nell'avversione del Bjs,solati al lVlcdino si sentono le preoccupa.zioni del capo che temeva, abbandonando posizioni teoriche tradizionali, un diso1·i.enta111ento'11.elle fi1e del Partito; nell'odio di Antonio Labriola contro ,di lu\ 1)arla soprattutto il rancore del dottl'inario• intollerante, che, avendo fatto del ma,rxisrno, la quintessenza del socialismo, s'ostinava a. negarne la crjsi n1entr'essa _dilagava in Europa; e ,che non s.a1pevapel'dona.1·e a,l Nlerlii;io la oonversiione del Sorel, il quale, già marxista fervente e traduttore in francese ne1 l ] 89G di uno dei saggi del Labriola, nel 1s197 passò al revisionismo, accettando molte idee del :Medino, e diventò un suo estimatore, e uno, dei più assidui ,collaboratol'i della sua Rivista. lV[a,c'è di più e di peggio. Noj abbiarr10 la prova, del.l'ins.i11ce1·it.\e della mala~eclP del Lal:n·jola in una sua lettera dell'8 GennHio J 900, che il Croce lw. inser·ito nel s.uo ag- _gio: Come naaqi~e e oome niorì il marxis1no t1 eorioo in 1 lalia, pubbli- , cato in a.ppe11di,ce ttil lib1·0 del Laln•jola: La oonoez'ione materiaUsi'ica d.ellasto.ria, rista.mipatoa cura del Oro,cenel 1938: saggio in cui l'in- ·sigue fHoisofo nun·anclo ln, .stm·ht d·ei suoi rapporti intellettuali col La- ' brioJa di ,cui riproduce molte lettere e brani ,di lettere, tra•ccia un jnte- · ressante quadro clel marxis1mo teorico co1ne si svolse in Italia dal 1895 al 1.900. Ed ecco, il brano che ,ci interes,sa: « Il s,o,dalis.mo subisce, ora un arresto. Qjò non fa c'he confermare n 1nateriwlis,mo ·storico. Il mondo economko-politico ,si è complicato. Quel cretino ,di Bern tein può immaginarsi di aver fatta la parte di Giosuè. Quel brav'uomo di Kautski può illudersi di far la, parte di-custode dell'arca santa. QueJl'intrigante di Merilino può dare ÙJ ~redere di a,ver servito la causa del sqcialis.mo, facendo qJ1ellà,della polizia. Quel Sorel può credere d'aver corretto quello che. non ha mai jmparato ... >>. Che tono, che burbanza e ,che !inguai 1nalèdica ! Del resto questo linguaggio era abituale all'au- . torc dei fa1nos.i.sa,.ggi, perchè bisogìla s·entire come tratta in altre lettere gli ,,stes.si suoi •compagni di Partito! Dunque, quello .stesso, Be1·n- .stein al qua.le n Lab1"ioln i;;i rivolgeva pubbHcameute con dimostradoni BibliotecaGino Bianco
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