Saverio Merlino - Revisione del marxismo

\ RIDVISIO lJD NECIDSSARIA 19D • morto: il socialismo, che nei paesi a grande sviluppo industriale sçgg'iaceva alla forza soverchiante della classe dominante, negli . .altri era condannato ad attendere, anzi a favorire l'accumùlazione -capitalistica, perchè si rendesse possibile l' org'a:nizzazione operaia ·e la lotta di classe. I socialisti rimasero incerti e discordi nell'atteggiamento da tenere circa 'la cooperazione> circa le riforme, circa gli scioperi. ossia in riguardo ai movimenti politici più importanti. La cooperazione; esaltata dagli uni come la pietra di fondazione della socie~à nuova, era avversata dagli altri come un fomite . <li corruzione della classe operaia. Le riforme soc~ali erano auspicate e temute al tèmpo stesso, e da qualcuno considerate co~e un passa~empo, come si va al caffè, e come un mèzzo di attrarre le . masse al partito, e specialmente alle urne, prendendole dal lato <le' loro interessi materiali immediati. Lo sciopero, che per i sindacalisti era la rivoluzione in atto, venne ripudjato da altri per la ragione stessa per cui veniva acclamato dagli uni, cioè perchè intaccava il profitto del capitalista, non rispettava le ragioni di esistenza del capitalismo : da ultimo, si proclamò che lo sciopero è giusto solo quando si vince, e mai lo ·sciopero generale, nè quello dei pubblici servigi. Infine il dommatismo marxista portò alla formazione di un partito ·autoritario, disciplinato, irreggimentato, il quale subordinava tutto - propa- . ganda, movimento ·operaio, ecc. - ai suoi fini elettorali. Per salvare la teoria s'inventò il socialismo dalle due gambe, saltellante tra n programma massimo e il minimo, tra l'intransigenza e il conn,ubio co' partiti borghesi,. tra le riforme e la rivoluzione, tra le varie « tendenze )) prevalenti n.ell'uno e nell'altro Congresso. Lotte interminabili, ésclusioni e anatemi reciproci, accademie, aumento di numero dei deputati socialisti e dello stato maggiore delle organizzazioni operaie, all~ quali le masse affluivano attrattevi dai loro interessi materiali im1necliRiti. Quesi"e sono le cause pér cui. il partito socialista democratico non ha avuto, al momento opportuno, la forza e la capflcHà di promuovere un movimento rivolur.ionario per telltare di dar vita a quella società nuova che aveva fatta balena·re come un miraggio agli sguardi estatici ·aelle moltitudini, nè il coraggio civile di andare al Governo per l'attuazione del suo programma minimo, od anche di quella parte del massimo, che le circostanze straordinarie del dopo-g~1erra permettevano che si attuasse senza eccessive diffi- ' BibliotecaGino Bianco I •

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