I 192 SIJ:CONDAPAH'l'l!} - ASPl 1 ~T1'1 'l'f.GOJUCI Jti PRA'l'ICI DEL SOCIAT,ISMO , ratrice; e ad ogni modo è possibile marciare per ·1a via delle riforme senza passare di qua, senza apbracciare anche quelle che int - ressano specialmente +a piccola borghesia? Si può pensare una riforma tributaria, che non sia destinata a sollevare, non solo la classe operaia, ma anche la piccola borghesia dal peso dei tributi? La municipalizzazione dei servizi pubblicj, la preferenza che si vuol concedere alle cooperative negli appalti ed altre· riforme simili non interessano esclusiva1nente la_ classe operaia. Gli. operai organizzati in cooperative di produzione si può dire che cessano dj ess_ere operai e si avvicinano di mo]to a]]a piccola borghesia, •Conqujstano una posizione elevata e tendono a mantenerla. Le coop·crative di consumo, di credito, ecc., anche esse non si possono considerare c01ne h;tituzioni d'interesse partjcolare della claRse operaia .. Ora tutte queste istituzioni nuove rientra,no o no nel programma socialista? Io dico di sJ, non fosse èhe per la ragione eh~ in esse si ha l'abbozzo di una nuova organjzzazione econon1ica; dell'organizzazione della _produzione e della distribuzione delle ricchezze jn ,una società i~ cui ia abolito il monopolio dei mezzi di produzione. Sono le forme pratiche che assume l'econon1ia, le prime linee òell'ordjnamento socialistjco. E così è dimostrata, parm1, l'insufficienza del principio della lotta di classe. Ai principi. tradizionali del collettivjs1no e clelJa lotta di classe, modificati, come abbiamo veduto, il Tnrati appone un terzo principio di suo conio, che però cozza maledettamente col scèondo; eò è che si arriva al socfr1lisrno o al ·co]letlivisn10 lenta1nente, a gradi, per la vja di riforme pacifiche conseguibili sotto il regime borghese.· Dico che questo principio coz7,a col_ principio della lotta di clasRe, perchè dalla lotta di clasi-:e, come era concepita da Marx e da' Rnoi Reguad, derivava l 'n ltro principio della conquista dei po- , teri da pttrte del proletariato, conquista che non poteva essere che • rivolur,ionaria, e prima aella quale (isecondo il Turati. del Oongre:-;i;;o di Bologna) il socialisrno non potrà corninciare ad essere attuato. Ora anche ques_ta JJre.r;iiidiziale vjene rjmossa, perchè invece la società verrebbe trasfo!'mando i lentamente e grad oal:gicnte, un po' per forza di cose, un altro po' 'per impulso di uomini, per via di • BibliotecaGino Bianco
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