Saverio Merlino - Revisione del marxismo

/ 10 SCHIZZO BIOGRAFICO-TEORICO DI SAYIDRIO MIDRLIXO III. / ' Esposto,' come meglio a,bbiamo, saputo, il pensforo del Nostro, ci resta ora da, dar contezza dei cònsensi che esso ra,c,colse e delle opposizioni che suscitò. Il :Merlino diede ampio svolgimento alla sua nuova concezione del ,problema sociale in P:ro e c~ntro il Socialismo; un volume di qua,si 400 pagine, uscito nel 1897 presso i Fratelli Treves, il ' quale .sia per l'originalità delle idee, sia per l'importanza dei problemi in e,sso trattati con molta logica e con una pre.pa1·azione teorica di prim'ordine, dev'essere annovera.to fra le ope1·e più notevoli della letteratura rso,cialista europea. Ciò nono.stante, fa.tte pochiissime e-c-cezioni favorevoli, gli intellettuali del Partito socialista, cui dovette sen~a dubbio -spiacere l'intonazione antimarxista del libro, o dissentirono ape1·tamente, o tacque1·0, come fecero i più, ostentando indifferenz.,1. Non •così in Francia, dove l'opera trovò ,subito consensi nel Renard e in altri, fra i quali il Sorel, che non solo la tradusse dando,le " un 'titolo: Fovrmes et essence dlU Soaiàlisrne, in cui campeggia una distinzione che è l'idea fondamenta.le di essa; ma la presentò àl pubblico, francese con una prefazione molto favorevole all' Auto1·e e alle sue idee. E anche fuori del •campo socialista l'impo·rtanza di quest'ope1·a non sfug·gi. agli studiosi, fra i quali baista citare l'illustre sociolo,go E. Durkheim, che ne pau-lò diffusamente nella Revue Philosoph/,qile. L'anno seguente fu la vo1ta dell'Uvopia collettivista, pubblicata dagli .stessi editori. È que,sto un Yolumetto di •circa 140 pagine, -con- -cettos::>quanto mai e ri0co di motivi polemici, ,c1heforma con Pro e contro ,a Socialismo un tutto 01~ganico, e nel quale il Merlino fece la -critica. a, fondo, del collettivismo e proelamò la ,crisi. del cosiddetto so- -0ialis·mo sa.ientifiao, di ieui mo:Strò le contraq.dizioni e confutò i luoghi romnni. Prattauto in alcuni paesi d'Europa si andava maturando-, in seno in una sfera esterna, do1 ve gli uomini e i ceti lottano per la possibilità e per i mezzi di attuare le idee. Essa non è chiamata ad attuare ,il Socialismo, ma è -forse dappertutto una condizione per poterlo attuare >>. Rivista Critica del Socialismo, pag. 903. E altrove., determinando il nesso logico e pratico tra riforme e rivoluzione : « La lotta ci sarà inevitabilmente, più o meno violenta, secondo le circostanze. Nessu:no aspetta un placido tramonto da un'epoca all'altra. La concezione positiva -del socialismo esclude la catastrofe, vale a dire -il cangiamentç di scena da un giorno all'altro, la demolizione di un sistema e l'impianto di un altro, per effetto di una conquista di ;poteri legale o rivoluzionaria; ma no,n esclude il conflitto, che :può nascere da un momento all'altro, .soprattutto se il popolo reclami serie Tiforme, e tenti nuove vie e nuovi modi di organizzazione che urtino negli altrui monopoli. Allora la rivoluzione non sarà una catastrofe, ma una sistemazione ». Rivista Oritfoa, del Soci,alismo, pag. 240. BibliotecaGino Bianco

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