• , I 164 SECONDA PARTE - ASPID'l"l'I 'l'.IDOHICr E PRATICI DI~L sor.rALISlVIO Tranne quella dei ferrovieri, che- funziona discretamente, le altre cooperative di consumo, specialmente le grandi, hanno uno , stato maggiore di direttori, vice.-direttori, ragionieri, capi, ecc., che percepiscono lauti stipendi (ti.no a 20.000 lire l'anno) e rendono ai socii poco o n~ssun conto della lorò gestione. I d~videndi sono magri (l'l e mezzo o il 2 per cento) : e le· cooperative non si fornjscono direttamente dai produttori, ma hanno un contratto di fornitura con µn appaltatore per tutte le merci di cui hanno bisogno. Ohe razza di cooperazione è mai questa? E pure essa figura nelle Statistiche e nei Congressi: e i cooperatori, se pure hanno qualche sospetto, chiudono un occhio per il . piacere di sapersi, o piuttosto credersi, più nun1erosi e ricchi di quello che effettivamente sono. E non pensano .quanto, danno fa alla causa della cooperazione la promiscuità delle vere e delJe false cooperative! Imperocchè, non ostante tutte le colpe e gli errori de' cooperatori, il princjpjq cooperativo è destinato a trionfare. La cooperazione è il socialismo· in azione. I suoi successi sono la prova di fatto della attualità del socialismo ~ le sue difficoltà sono le diffièoltàr stesse che il socialismo - come ogni nuovo ordi- .namento sociale - incontrerà nella sua applicazione. In una qualsiasi 0rganizzazione socialistica si ha da risolvere il .proble1na della rimunerazione proporzionale al lavoro, della direzione democratica dell'azienda (che implica responsabilità degli amministratori, sindacato effettivo degli amministrati, ecc.), della ' ·provvistaì di mezzi di produzione necessarii, della determinazione dei valori di cambio, del mutuo aiuto nei casi di malattie, di h1fortunio, ecs..·Tutti problemi che la c~operazi.one affronta, che essa tudia, _intorno ai quali essa accumula esperienze, spianando la via ' alla loro sol uzjone. Molti s'illudono che basti costituire un'a~socjazione coopera-, .tiva, perchè tutto vad::t per il meglio nel migliore dei modi possibilj. Come n1olti s'illudono che basti reclaimare il socialismo, per~ chè si abbia la mjgliore organizzazione economica e politica. Ma i migliori principi, se non sono bene applicati, porta:rio alle più tristi conseguenze. Ecco perchè noi' dobbiamo, non ostante ' ' errori e colpe, persistere negli esperimenti e nel perfezionamento della cooperazione. B1bliotecaGinoBianco I
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