; TEORIA E PRATICA DELLA COOPERAZIONE · lt (A propo,sito del Congresso di Como). \ . . Ne'. primi giorni di ottobre si è riunito a Como 1'11°·Congresso nazionale de~la Cooperazione. Vi si sono discussi, tra altri importanti argomenti, i seguenti : 1) dei contratti d'affitto di fpndi rustic~ degli Enti Pubblici ai Cooperativé Agricole; 2) -della costituzione d'una Banca nazionale per le Cooperative; / 3) della legislazione fiscale per le Cooperative di consumo; della legge di contabilità per le Cooperative di produzione e lavoro; dell'applicazion~ del Codice di commercio in con~ronto agli ultirrli provvedimenti politici del potere esecutivo; 4) della fusione di Società cooperative 'di consumo1 in, una -~essa 1ocali tà ; · ' 5) della costituzione. presso il Ministero d~ Agricoltura Industria e Commercio dell'Ufficio del lavoro. F,acilmente dalla semplice enun·ciazione di questi temi si ar- . . guisce quali sieno i desideri e le aspirazioni d~i cooperatori italiani. E soggiungiamo subitò che i progressi fatti dalla Oooperazion(l in Italia, non ostante le diffidenze e le paure e le avversioni che e~sa • ha suscìtato e non poteva on suscitare in un Governo come il nostro 'ed in una classe capitafistica co~e la nostra, sono considerevoli. Il numero delle Asso~iazioni cooperative ascende oggi a, 2500. Il primo Congr~sso della cooperazione fu tenuto nel 1886. Nel 1887 si contavano sole (38Società cooperati,ve federate. Questo numero scendeva a l 7 nel 1892, per risalire a· 480 nel 1898. Ogg_ine rimangono 334 con 220.-000associati, un capitale di dieci milioni di lire e un gito di affari per tre volte questa somma. Si intende che il numero· maggiore delle cooperative appartiene all'Alta Italia; la Lombardia ne ha 88, la Toscana 65, e si scende via vi'a fino \. 11. - S. MERLINO - Revisione deZ Marxismo. BibliotecaGinoBianco
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