~C'HLZZO BlOUH.\1"lCO-TEORICO DI 8A \'EUIO MhlHLl~O 7 -:suto v'i,tale dellç1,s.ocietà, n10de1·na, il vero -movente del socialismo. Co1n- · , battendo l'unilateralira clell31-conoez.ionemarxista ,che riduce la società alla, .sua più· Bemplke espressione e non v,ede nella stol'ia che due classi a~,,·e1·sein 1lotta .fra loi-o, il ~Iel'lino, non nega ma alla1~ga l'idea della lotta. ,di 1 class·e, vedendo in ques.ta i conh·a-sti non di (ìlue ma, di più gruppi soci~li, -che hanno, interessi a vo1te antag;oni-stki e a volte solidali.. Il sociaHsmo pertanto ,si integra nella teoria, considei~ando il · formarsi e il perfeziona.1~si·dell'idea e del. sentirnento di giustizia e di solidarietà, co-me pure gli impulsi da essi provenienti, altrettanto importanti qua:p.to la is.pinta degli interessi e dei bi•so,gnimateriali: nella pl'atica, co1np1·endendo nel p1·ocesso elte deve portare al suo trionfo, insieme coi tentativi di emancipa.zione del proletariato, gli sfo1·zi della piccola e media bo1·ghesia, ,che lotta contro l'alta finanza, la grande pr,oprietà fondiaria, la feudalità industriale. (-ìuesto n1o_dodi •considerare il problema unis:ce, alleandoli per un fine -oomune, la classe operaia al medio -ceto, e rappre enta uno degli a,spetti più ol'ig-inali del penisie1·0 del Nostto; l'importanza del quale non può sfug;gire a chiunque pensi che i ceti medi, lungi dallo scompa1·ire co1ne aveva. p1·evisto il :Marx, -continuano d e isteré e .avranno. nel futuro, -come hanno avuto s,pes,so nel passato, una fun- ' . . zione de,cisiva nelle cdsi politiche e .sociali (si pen ·i a.l -rontl-ibuto <lato al fas:cis,mo dalla, piccola e media, bo1-g4hesiain, ell'ol'ientamento o 1neglio nel di-so1·ientamento della quale esso t1·ovò la condizione più favo,revo1e al siuo sviluppo); e ognuno, vede per,ciò quanto i1nporti nella lotta per il •so,ciali:smoaver alleata,, non nen1i,ca, la, piccola e media bo•rghes,ja, La quale dev'es.sere '€duea.ta al so-cialis.mo, allo tess-o n1ododeglì operai, elle non -sono -s.ocialisti solo per il fatto che lottano contro i padroni, mossi da.i loro inte1"es-sim.ateriali e fmmediati; bensì in quanto :sanno elevarsi a, un'idea superiore di giustizia e di solidarietà. Quindi per il :Merlino il socialismo· non è nè operaio nè piccolo borg1 hese, ma esse11zialmente umano : il uo U,ttuarsi non può essere opeta esclusiva della classe operaia, quantunque questa ne abbia il con1pito principale. Esso sta non al ,di fuori, ma, al di sopra dei movimenti di classe; non promuove interessi partico1ari, ma interessi sociali; aocoglie e favorisce, tutti i tentativi rivolti al perferz;ionamento così dell'individuo come della ,società; e il suo, avviento non è il trionfo di una claisse sulle alt1·e, 1na il p1·evalere degli interessi gene1·ali sugli interessi' parti,colari. Mirando· a,lla unifi-cazi·one, delle -clas:su_e asso-· eiaindo insjeme per un fine eo1nune il proletariato e lai piccola e media bo•rghesia, il socialis:mo ,ceissa di es,sere un n1,ovin1ento esclusivo di classe per russumere un carattere, di srntesi sociale. Come il marxismo è una ,dottrina non nece$•saria al socialismo, così il collettivismo è uno dei .sis.temì proposti per la -sua, attuazione, i quali, pure ess.enao più o meno parteeipi dei princip,i -del socialismo, non vanno confus.j •còn questo. Il Me-r1ino ved~ il ness'O .logico fra, marxismo e ,collettivismo nell'idea marxista del valore, ,che riducendo le cose a un eomune ,denominatore, ha reso possibile l'utopia collet- , tivi-sta, del piano unico• di produzione con la conseguente determina.- . . BibliotecaGirioBianco .:.
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