Saverio Merlino - Revisione del marxismo

I , 144 SECONDA PART.ID - ASPffi'l"l'I '.l'illORICI ID PRATICI DEL SOCIALISMO Ed è vero (1) ;_ e del resto il Bernstein, in parecchi luoghi del suo libro, dichiara espressamente che egli non pretende alla paternità delle idee che espone, che parecchie ne .ha tolte in imprestitò -da altri; e a sua volta il mio amico Tcherkesov non è stato il primo, neppure fra gli stessi anarchici, a criticare la dottrina marxista. Lasciamo dunque stare la· questione di priorità; e congratuliamoci che, dopo tanto discutere, -ci troviamo sostanzialmente d'accordo. La collettivizzazione universale, il regime strettamente unitari.o -della produzione, non è indispensabile, anzi (diciamo schiettamente) non è possibile. · 'rornando ora ·al Kautsky, giustamente opina il Labriolà che la sua posizione è insostenibile. << Se ~'è una specie di piccola proprietà coltivatrice, che può ·sopravvivere alla catastrofe capitalistica·) che anzi, come il Kautsky riconosce, può corrispondere ad un modo di produzione più economico di quello su grande scala, perchè non pigliare, sin da ora, tutti -quei provvedimenti, che valgano a salvarla, e ad assicurarne l'esistenza? Un solo ~rgomento potrebbe opporsi, ma l'oppositore dovrebb'essere un liberista e poi finirebbe con l'abbandonarlo, perchè l'argomento non è punto liberista, essendo semplicemente sciocco: ma perchè _prendere provvedimenti a vantaggio della piccola proprietà, quando non se ne prendono a van,taggio della grande? << Se la piccola proprietà ha bisogno d'aiuto per vivere, è segno che di per sè è inca pace di tirare innanzi e quindi deve cedere alla _grande, che per ciò solo è più eèonomjca. . « A ciò si rispoD:dc che non si domandano misure a favore. della (1) rer cilare un solo esempio, nel pamiphlet intitolato: La suverstizionè fata- .7,ist•a sitUa concentrazione cleZcapitale uscilo .nel '94, lo 1'cherkcsov, dopo aver no- ·tato :çhe il numero dei capitalisti è considerevolmente aumentato negli ultimi anni concludé: . « Il numero dei piccoli capitalisti cresce anche più .rapidamente che quello dei grossi. Mentre i fautori dell'inazione lusingavano lo slttdioso coll'idea che il nerbo dei CFlpitalisLi s'andava assottigliando, e~so in realtà s'è andato i~vece triplicando -dal 1850. Noi siamo stati completamente ingannati riguardo all'effetto di questa legge dai metafisici tedescb,i. Ma la ragione del mancato effetto è sempUcemente questa, ,che la legge non esiste. L'.errore nacque dalla fatale influenza dei metafisici hegeliani e dal metodo di dialettica seguito da Marx ed Engels. Per quarant'anni i lavoratori d'Europa ,sono stati sviati I)€r colpa di un· fatalismo metafisico vano -come ·n maomettano >>. ) BibliotecaGino Bianco

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