\ / LA QUESTIO JE MERIDIONALE I Dotta inchiesta è stata quella promossa dal Pensiero corite1nporaneo di Catanzaro, e molta luce è stata per essa gittata sulle condizioni del Mezzogiorno d'Italia ; ma chi può 1usingarsi che sia stata detta l'ultima parola sull'importante argomento? Probabilmente la parola ultima e più vera la diranno i fatti,. i quali mostreranno se e di quali miglioramenti sia capace il Mezzogiorno. Forse la questione sarebbe stata posta meglio così, che nel rnJfronto tra la « civiltà >) del nord e la « barbarie >) del sud. Perchè molti si sono giustam~nte domandati : è vera civiltà quella che porta questo nome? E lo stesso Sjghele ha dovuto confessare che· tra la. delinquenza selvaggia e la ipocrita, la più ·trista non è l:a prima, e così si potrebbe dire che l'ignoranza dell'analfabeta è· preferibile al _veleno dell'istruzione ufficiale e di q_uell'altra istruzione pure ufficiale che diffonde nel popolo la stampa prezzolata dal governo; e si addiverrebbe alla negazione di ogni civiltà per· quest'ordine di ragionamenti. Ma si devierebbe _dalla quistione. Non si tratta di giudicare in sè e per sè la civiltà presente, di stabilire se essa meriti le lodi che le si prodigano, o se sia più a pparenza che sostanza. Qualunque sia il valore intrinseco di questa civiltà, cer"la cosa è che essa è la via per la quale l'umanità cammina, allontanandosi dal Medio Evo per giu~gere ad un regime di giustizia sociale. Si tratta di stabilire a qual punto di questa via stia il Mezzogiorno d'Italia e se ad esso facciano difetto le energie ·necessarie per raggi ungere la m·èta. Per rispondere a questa .domanda il confronto col settentrione non è necessario; come non è necessario, e forse è errato, il con- , fronto tra l'Italia tutta quanta e altri paesi, o più in generale tra popoli 'meridionali e popoli nordici. · · Uno dei più importanti contributi alla inchiesta sull~ questioneBibliotecaGinoBianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==