- 124 S~CONDA PAR'l'E - ASPl 1 .~l"l'I 'l'lCORICI liJ PRATICI DEL SOCIALISMO .. esce in questa arrischiata sentenza : -<< nella scienza e nella vita i noùmeni non esistono, esistono solo i fenomeni )). Che il noùmeno, cioè l'es8enza delle cose, non esista per la scienza, vale a dire· non si conosca nè si possa conoscere, sta bene. Ma che nella vita non esistano che fenomeni, mi pare una tesi insostenibile. Die.tro il fen~omeno, ci dev'ess~re qualche cosa: dietro il calore, dietro il movimento, dietro la luce, dietro il pensiero, dietro il sentimento, dietro la sensazione, dietro la vita,· ci dev'essere qualche cosa, che noi non comprendiamo, che non possiamo vedere cogli occhi, nè misurare co' nostri strumenti di osservaz.ione scientifica, ma che spiega come il f enomcno passi e il mondo duri, ,e come un fenomeno si conv<=:rtanell'altro, il calore in moto, il moto in luce, la sensazione in idea e via via. Un mondo di puri fenomeni rassomiglia- ad un regno delle. ombre cx•). l\1a queste sono forse quisquilie filosofiche, ed io ne fo _grazia volenti eri al paziente lettore, a cui mi sono proposto di par lare, rispondendo a .b"e1Ti,dell'orient_amento pratico del socialismo, e non di noùmeni e di fenomeni. 1.'orno dunque a djre che .nel movimento sociale, come nello scientifico, la pratica precede la teoria. J on che la teoria, non sia utile, e anche granderuente utile, quando si content~ d~ spiegare e coordinare i fatti, di p9rre delle ipotesi e di sti~olare a nuove esperienze. Ma essa non deve presumere dippiù; non deve sostituirsi alla pratica, assorbirla, conv-er~ire in assion1i le sue ipotesi, e tiranneggiare le coscienze. Il socialjsmo 110n è una teoria scientifica, ma un movintento popolare; non è uscito dal cervello di Marx, ma dai bisogni, dalle esigenze, dai sentimenti dei popoli civili contemporanei. Esso deve continuare parimente a sviluppar i nella linea di questi bisogni e di queste esigen_ze,non secondo ce1·te teorie imrnaiginate da' .dottori. Esso deve muovere dal fatto all'idea, dal particolare al generale, deve muoversi col suo tempo) non levarsi d'un tratto nelle nuvole, come un aerostato, a cui si tronca la fune; non· abbandonarsi alle impazienze generose, ma sterili, ma darsi ad un lavoro arduo, paC') NoteYol(}nel Merlino, chB pur nveva fortemente sentito l'influenza del positivismo, questa breve e chiara confutazione del posilivismo speculativo, fatta in nn ordine di idee lrnntinnc. T1 p011~i~r-0 del M0rlino è in realtà sciolto da nr0conceLti (li scuole filosofiche. ,I BibliotecaGinoBianco
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