-. , • I 116 SECONDA PARTID - ASPID'l'TI TEORICI E PRATICI DEL SOCIALISMO ma le loro degenerazioni. Questa è la via da percorrere: la via delle esperienze, dei tentativi, delle cqrrezioni con.tinue, per i quali e per le quali si viene formando negli uomini la coscienza del nuovo diritto umano e si vengono elaborando le forze concrete per attuarlo. Ohi crede che si possa pas are d'un salto dal presente ordinamento sociale ad un altro conforme ai principi del socialismo, s'inganna e non ha la menoma pratica della vita. Errando s'impara. Bisogna' non stancarsi mai di lottare. E si noti, quello che ci sprona ad essere pratjci, ad avvici.nare le nostre· rivendicazioni alle idee e ai bisogni della grande maggioranza dei nostri concittadini non è il desiderio di schivare la lotta, ma bensì (luello di affrontarla. · Non saremo mai noi che nderiremo alla cc politica di compensazione)) proposta dal deputato Rodalista Heine, n quale sosteneva al, recente Congresso di Stoccarda, che _bisognasse .concedere al Governo l'aumento delle spese militari, perchè il Governo conre- · <lesse al popolo i suoi diritti. Il partito socialista tedesco si trova al bivio stesso, al quale si troverà fra breve il nostro; dopo anni ed anni di. vittorie eletto- . rali esso non ha ottenuto i.I menomo migliora1nento per le classi' operaie, delle quali professa di patrocinare gl'interessi. In man- . canza di mjgliorarnenti presenti. esso pron1eLte il millennio. Si ostina perciò a chia1narsi rivoluzionarjo, gjocando sul doppjo senso della parola rivoluzione; mentre tutti sanno che la sua condotta è la negazi.one della tattica e del sentimento rivolu"zionarii. In tutti i casi si tratta di una rivoluzione a lontana scadenza. Noi invece vogliamo lottare, - e non nel Parlamento, ma nel paese ~ col paese, - se non per il millennio, almeno per le riforme immediate. E desjderiam.o non restringerci nel ca1npo angusto 'della lotta di classe, ossia alla questjone operaja. Dobbiamo C(?mbattere anche le battagll della libertà e della giustizia, evitando !?errore, in cui i marxisti di qua e cli là dell' Alpi sono caduti, di credere l'una e .,. l'altra estranee al socialismo. , · Soprattutto poi, nessuno ha il diritto d'imporre ai socialisti determinate opinioni scientifiche, quand'anche sieno sorrette dall'autorità dei più grandi nomi. Marx, Darwin, Spcncer, non sono n socialismo: e chi pretende I ehe non si possa essere socialista senza credere nelle dottrine del- · l'uno o dell'altro di questi scrittori; è un dott:,inario pericoloso . • BibliotecaGinoBianco
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