Saverio Merlino - Revisione del marxismo

CX Dllfl~:-;A Dl UN PHOGRAl\1MA ]15 ticolari alla classe lavoratrice. Affrettiamoci a dirlo, perchè è questa una delle principali caratteristiche del nostro modo di concepire il socialismo. Un ragguardevole numero di uomini sente :finda oggi il bisogno di una nuova vita, anela a nuovi ordinamenti, a nuovi orizzonti sociali, e vive nell'aspettativa di un mondo migliore. Conviene ai socialisti rintuzzare questi sentimenti? versare su di essi il ridicolo, chi.a~andoli coll'abusato non;i.e di :filantropia? Conviene acuire i dissidii fra gli individui, tra le classi, tra i popoli, o conviene meglio dar risalto agl'interessi comuni, persuadere gli uomini di tutte .le condizioni sociali, che v'è un ordine mìgliore, nel quale tutti possono vivere materialmente e moralmente assai ,meglio che non oggi? Noi non vogliamo affettare cavalleria per le classi superiori, ma neanche adulare le jnferiori. Nessuna classe in particolare è pari• all'alto compito di riformare il mondo. Fu tempo, ·in cui si faceva un gran discorrere delle missioni che la provvidenza o la natura avrebbe affidato alle' varie nazioni. Oggi. si. parla di una missione della classe operaia. Noi non solo non vi crediamo, ma ne diffidiamo. Guaii se la trasfor1uazjone sociale avvenisse per opera di una classe: questa, o piuttosto i suoi condottieri, arrivando al potere, vo~rebbero a loro volta dominare, e l'umanità, gemerebbe sotto il peso di una nuova servitù. · · Per questo, nbbin.n10 detto, e ripetiamo, che il partito sociali.sta non dev'essere il parti io d'una classe . . Non neghjamo però i conflitti d'interesse tra operai e padroni, tra contadini e proprietari, e tra categorie speciali dell'una e dell'altra classe : nè affer1ni:11no che i socialisti debbano rimanervi estranei e indifferenti. Vogliamo anzi partecipare alle lotte tutte, che si combattono nelJa società presente, aiutando i deboli e gli operai. Sappiamo anche noi èhe la classe operaia non può migliorare sostan~dalmente la sua Rorte sotto l'attuale regi.me: e che molti miglioramenti sono phì apparenti che reali, altri sono effimeri, altri infine, essendo ristretti ad un piccol numero d'.individui, corrompono quelli che li ottengono, i quali soddisfatti della loro sorte, non pensano più a quella degli altri. Ma noi non c1obbjamo per qnesto rinunciare alla lotta, anz1 dobbiamo perseverare, dobbiamo mostrare l'insufficienza dei' miglioramenti, ottenuti, dobbiamo combatLere non già le conquiste fatte, • I • BibliotecaGinoBianco • • •

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