F.S. Merlino - Questa è l'Italia

LA GREPPIA fici vacanti, la Giunta liquidatrice, l'Asse ecclesiastico propriamente detto, dipendente dal Demanio, tutte infine le an1ministrazioni pubbliche seguono alla perfezione l'esempio dato dal Fondo del Culto; e si conformano scrupolosamente alla regola generale dell'amministrazione finanziari~ governativa. C'è un metodo nella pazzia, come dice Amleto 29 • L'Economato di Firenze spendeva L. 122.677 in spese di <1.mministrazione, in cause e stipendi al personale su un introito di L. 103.049. Quello di Napoli faceva di meglio: .amministrando un'entrata uguale, L. 103.049, spendeva il doppio: 216.898. Quello di Palermo aveva un'entrata di L. 33.000, ma le spese di amministrazione salivano a L. 85.000: di bene in meglio. Piu modesto, l'Economato di Venezia spendeva solo 46.000 lire con un introito di .23.000 lire. In totale, il deficit annuo degli Economati era di .287.8.23 lire. Il Governo pagava ispettori che non davano segno di vita: finalmente una ispezione compiuta nel 1875 rivelò abusi inauditi. All'Economato di Napoli erano stati falsificati i registri, e cosi i conti degli uffici da esso. dipendenti in provincia; si erano presentati al Governo rapporti falsi e sottratti documenti che costituivano titoli di credito verso privati. Non solo nessuno fu processato, ma ·il cassiere e il capo-contabile ebbero promozioni e gratifiche; e l'economo-capo ottenne un prestito sul capitale dell'Economato di 14.000 lire, pagabili in misura di 200 lire mensili. Naturalmente egli si guardò bene dal restituire qualcosa e, piu tardi, fu giubilato col massimo della pressione (8.ooo lire), sempre che il governo si curasse di trattenere almeno le .200 lire mensili. L'Economato fu abolito nel 1880; ma il Ministro dichiarò alla Camera dei De- ·putati (.24 febbraìo 1881) che « i disordini rilevati lasciavano intatta l'onorabilità della maggior parte delle persone su cui pesava la responsabilità della Amministrazione». Abbiamo già accennato al famoso « contratto della Regia dei tabacchi per cui lo Stato abbandonò un reddito considerevole a una società privata, accontentandosi di un canone minimo, calcolato sulla produzione dell'anno in corso e d'una anche minore partecipazione ai grandi profitti che il progressivo sviluppo del consumo nazionale assicurava. Ab29. V. discorso Indelli, 24 maggio 1876 (Discussioni della Camera dei Deputati da p. 966 a p. 993). Altro esempio: Quando fu istituita la Cassa pensioni, il Governo, che si era appropriato delle ritenute sugli stipendi degl 'impiegati, dovette restituirle. Quell'anno il bilancio dello Stato presentava un deficit; si è decretata la vendita di titoli di rendita a favore della Cassa pensioni, fino a concorrere con 240 milioni. 6 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==