F. S. MERLINO veramente avrebbe dovuto figurare nell'attivo del bilancio; e la Camera, per pudore, ringraziò il deputato che aveva ricuperato alla nazione venti milioni smarritisi... nella tasca di influenti personaggi. Perché il Petruccelli della Gattina esprime il sospetto che il re galantuomo si sia appropriato una parte di quella somma e che, ormai obbligato a restituirla, lo fece gra1ie a una forte partecipazione che ebbe nell'affare della Regia dei tabacchi 2 Di bene in meglio! Altro episodio non meno edificante. Il ministro Sella, nel 1870, domandò e ottenne dalla Camera una definitiva quietanza di tutti i conti' dal 186.2 al 1868 per un ammontare di centinaia di milioni, che erano stati spesi pro bono arbitrio e senza che di una parte si potesse neppure giustificare l'impiego. Un altro decreto legge di indennità o di glorificazione, direbbe il Minghetti, fu approvato poco dopo, riguardante .251 milioni circa, spesi nel 1868 e 1869 senza l'approvazione del Parlamento. Il Petruccelli della Gattina racconta che, in quel- !' occasione, il l\1inistro fu talmente entusiasta della compiacenza e della generosità della Camera, che, seduta stante, domandò l'approvazione per altri quattordici milioni di spese supplementari di trasferta della capitale a Roma 3 • Ecco come il deputato italiano narra quell'episodio parlamentare. « Erano le sette di sera: fu chiesto il rinvio all'indomani della discussione sulla proposta ministeriale. Il Ministro vi si oppose. Fra i quattordici milioni si erano insinuate 300.000 lire per le spese di viaggio per la Spagna del Re Amedeo. Un vero tumulto scoppiò alla Camera: apostrofi ingiuriose si levarono contro Amedeo, il re, i ministri, la Spagna ... Approvato » 4 • Un'altra volta, un ministro sbagliò i suoi conti di alcune centinaia di milioni e recentemente si sono trovati nelle casse dello Stato 40 milioni di piastre borboniche dimenticate dal 1861. Il governo prendeva a prestito al 100%, inventava l'imposta sulla fame, vendeva all'incanto gli stracci dei piu miserabili contribuenti e faceva languire i maestri di scuola mancando di pagare loro gli stipendi. E i 40 milioni, che oggi ne rappresenterebbero almeno 160, figuravano ogni anno nella situazione del tesoro senza che nessuno se ne accorgesse. 2. Storia d'Italia, Napoli, 1882. 3. Storia d'Italia, p. 122. 4. Un racconto piu particolareggiato di questo incidente parlamentare è dato da Mauro Macchi nel suo Almanacco popolare, del 1870, Milano. -Biblioteca Gino Bianco
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