LA CONQUISTA 43 da certe coltivazioni di legumi dopo la costruzione delle grandi ferrovie, le quali mettono l'Italia in comunicazione con la Svizzera e la Germania. hanno aumentato il valore della proprietà fondiaria in proporzioni quasi inverosimili. Ha citato degli aranceti nei dintorni di Sorrento che si vendono a .24.000 lire l'ettaro. Non parliamo della proprietà urbana. che ha goduto d'un aumento di valore costante e in alcuni casi veramente favoloso. Il Narjoux testimonia che « il maggior valore acquisito dai terreni ha superato, a Roma, ogni previsione. I terreni di Via Nazionale venduti nel 1870 a dieci e a venti lire, valgono oggi (1888) trecento e quattrocento lire il metro .. Una certa casa di San Nicola Tolentino che, terminata nel 1880, era costata trecentomila lire è stata rivenduta prima per quattrocentomila, poi per cinquecentomila, quindi per seicentomila lire; è in vendita al pre~zo di ottocentomila lire e il proprietario !1ichiara che ha delle offerte, che è sicuro di trovare un compratore. Sul Corso, l'area di fronte a Palazzo Chigi, che è stata comprata per costruirvi un bazar tipo " Bon 'marché », è stata pagata mille franchi il metro. » 37 « Siamo lontani dai tempi, esclama tutto fiero il Pavoncelli, in cui il Mulhall calcolava che noi valessimo appena 21 miliardi, noi raggiungiamo oggi, poco su poco giu, 68 o 70 mi- · liardi di valore. » 38 Al presente, l 1890) a malgrado di tutte le crisi e delle sciagure che ci siamo attirati deliberatamente, noi abbiamo un valore maggiore. Perché non dobbiamo ingannarci sulla natura della crisi attuale; noi abbiamo voluto trasformare. rivoluzionare ancora una volta l'economia nazionale. Noi abbiamo voluto sbarazzare il campo dell'economia da tutti quei proprietari piccoli e medi che erano incapaci di partecipare 37. L'Italia degli Italiani, di FELICE NARJOUX, Parigi, 1888, p. 97. Togliamo dagli « Annali di Statistica », serie m, vol. 9, Roma 1884, le seguenti notizie: a Genova nel 1883 il prezzo medio di un metro quadrato di terreno da costruzione nel centro commerciale era da trecento a quattrocento franchi, a Bologna, dal 1875 al 1881 il prezzo per metro quadrato nel centro aumentò ogni anno con questo ritmo: 30, 32, 40, 45, 48, 50; e alla periferia, nello stesso periodo, raddoppiò. Per Torino i dati comprendono un periodo piu lungo (1852-1882): periferia quartieri nuovi quartieri vecchi 1852 1.50 15.00 30.00 1882 5.00 32.00 55.00 L'imponibile degli stabili er:i valutato dal Cambray-Dig,ny da 268 a 280 milioni; sali a 310 nel 1870, a 329 nel 1876 e a 390 nel 1882. 38. M. PAVONCELLI, Discorso alla Camera dei Deputati, 17 febbraio 1885. Biblioteca Gino Bianco
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