LA CONQUISTA 39 mico che descriviamo era già molto avanti. Era nato il proletariato agricolo: l'industria languiva come l'agricoltura e le istituzioni che dovevano essere d'aiuto ai poveri e ai diseredati erano in decadenza. Dei Monti Frumentari, lo scrittore dice: « Chi non sa che gli amministratori si impadroniscono del grano per rivenderlo a un prezzo piu alto di quello fissato dalla legge, che metà del primitivo ammasso del grano è scomparsa e non esiste piu che sulla carta 28 ? » Ma le proteste piu amare si sono ispirate al decadere delle industrie: « Non sappiamo forse che quelle poche fabbriche e manifatture di cui disponiamo sono e saranno sempre trascurate, per mancanza di capitali che le migliorino? 29 • Ed egli cita le cartiere di Chieti, i cui maceri sono nelle condizioni di cento anni fa, i telai meccanici per la fabbricazione delle calze corrosi dalla ruggine; una fabbrica di zucchero da barbabietole nella provincia di Teramo, per cui non si trovavano capitali e le manifatture laniere dei comuni di Lama, Palena, Taranta, San Martino e Torricella, tutte in piena decadenza 30 • E tale decadenza, anziché fermarsi, doveva, dopo il 1860, acquistare una rapidità spaventosa. Il nuovo governo avrebbe dato il colpo di grazia alle nostre industrie, ritirando le commissioni che le fabbriche meridionali ricevevano dallo Stato, per concentrare i suoi favori sulle fabbriche del Nord. Cosi nella valle dell'Irni, già da parecchi anni esistevano fabbriche di tessuti di lana. Fino al 1874 esse concorrevano con le altre nazionali alle forniture del panno blu per l'esercito. Nel 1874 il ministero Ricotti concesse tutte le forniture militari alla fabbrica privilegiata del Senatore Rossi a Schio. In seguito a quel provvedimento, un gran numero di fabbriche della Valle dell'Irni si sono chiuse e migliaia di operai sono rimasti disoccupati 31 • Lo Stato diventò allora teatro della lotta piu accanita. A Genova, armatori e noleggiatori di piroscafi pullulavano dal 1859 al 1879, facendo il contrabbando e trasportando cinesi, negri ed emigranti 32 • All'ombra del corso inattive per l'industria e l'agricoltura. Loda molto l'autore di aver difeso la causa degli indigenti « i quali gemono dal Trigno al Tronto e dall'Adriatico alla Maiella e ai Monti Picei ». Tali sentimenti sono troppo rari fra i ministri della Religione attuale. 28. Op. cit., p. 98. 29. 'Op. cit.' P· 34· 30. Op. cit., p. 60. 31. DOTTO DI DAULI, p. III. 32. La guerra di Crimea e quella dell'America del Tord, le emigraz1oru per Montevideo, Buenos Ayres e Lima furono causa della rapida fortuna della Biblioteca Gino Bianco
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