LA CO QUISTA 35 tera popolazione che esso, bene o male, alimentava, è stata ridotta nell'assoluta indigenza 24 • Il governo inviò per tre volte in un anno truppe a piedi e a cavallo per scacciare la popolazione che -andava a raccogliere legna e frutta; un Minosse locale gudicava i colpevoli e, per far piu presto, aveva fatto stampare citazioni, processi verbali e sentenze. Nel gennaio 1885 si dovevano eseguire 17.000 condanne: il governo fece intravvedere la possibilità d'una amnistia; quando tutti avevano ripreso fiducia, mandò un reggimento a fare arresti in massa. D'altra parte agli ex-baroni sono stati rimborsati in oro contante i diritti abusivi, e le decime feudali che, essendo pagate in natura, avevano un valore variabile e incerto, sono state convertite obbligatoriamente in una rendita fissa annuale, valutata secondo la produttività dei fondi (legge 8 maggio 1879). Cosi demani comunali, patrimoni ecclesiastici, proprietà statali, diritti delle popolazioni, una ricchezza enorme veniva liquidata a profitto della nascente borghesia e la liquidazione non era ancora completa. Restava il patrimonio immenso delle opere pie: si è esitato a lungo a convertirlo, per non so quale resto di pudore. Tuttavia ogni tanto, come durante i temporali dei primi giorni di primavera e degli ultimi d'autunno, cadeva fitta e improvvisa nelie colonne della « Gazzetta Ufficiale» una pioggia di decreti regi monotoni e laconici, che accordavano ai comuni delle provincie meridionali facoltà di trasformare i Monti Frumentari in Casse di Risparmio o di Credito. Finalmente, quando l'opera di trasformazione era già inoltrata e mentre, in attesa di convertire il capitale delle opere pie, se ne erano convertiti i redditi a profitto di amministratori piu avidi che pii, si è fatto il gran colpo. Mediante una legge, testé votata alla Camera col modesto nome di Riforma delle opere pie, si è decretata, con l'articolo 60, nientemeno che la trasformazione di tutte le istituzioni di carità non conformi allo spirito dei tempi. In Italia si diffonde la civiltà mediante la spoliazione in Africa la si importa con i cannoni e le mitragliatrici. Gli antichi diritti delle popolazioni sui beni demaniali, ecclesiastici, comunali e degli istituti di beneficenza, aboliti con un tratto di penna, o ridotti a un'ironia; le terre d'ogni sorta affrancate, liberate, annesse al patrimonio già considerevole della borghesia; l'appannaggio del povero ereditato dal ricco, ecco 24. A. GABELLI, La Libertà in Italia, « Nuova Antologia », novembre 1889. Biblioteca Gino Bianco
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