F.S. Merlino - Questa è l'Italia

F. S. MERLINO altro stratagemma: up prestanome, o uno che interveniva all'asta per procura di un tale qualunque gli contestava l'appezzamento, offrendo molto piu del suo valore. Se il contadino si ostinava, pagava caro il suo modesto desiderio: se si ritirava l'appezzamento veniva assegnato al suo competitore, questi si dichiarava insolvibile e il lotto era rimesso all'asta, fino a che non arrivasse alla personalità influente che ci aveva messo sopra gli occhi. Contro simili trucchi il contadino era nell'impossibilità di lottare! Se almeno il prezzo di vendita fosse stato equo, pazienza! Ma è facile immaginare che gli stessi trucchi adottati per allontanare dalle aste concorrenti importuni furono adoperati per abbassare i prezzi. Ottenuto il vuoto nelle aste, il nostro uomo le disertava a sua volta e aspettava: si era allora obbligati a ridurre il prezzo dell'incanto del 10 o/o o piu ogni volta; finalmente una legge permise le vendite in trattativa entro un certo limite che fu prorogato da un'altra legge 19 • Chi può dire le conseguenze di tali provvedimenti? Chi può calcolare l'enorme patrimonio sottratto al pubblico e con cui si arricchirono dei privati? senza dubbio le fortune di un gran numero di famiglie hanno origine in quella congiura delle aste pubbliche, assai piu vantaggiosa delle congiure organizzate intorno alle urne elettorali; e, la cosa parrà strana, da un lato il governo, dal· l'altro il Papa hanno favorito questo pasticcio: il governo chiudendo gli occhi sulle mene dei suoi funzionari e sulle irregolarità delle aste pubbliche, Pio IX pronunciando la sua famosa scomunica contro chi acquistava beni ecclesiastici, la quale non sorti altro effetto che quello di allontanar dalle aste il cont 4dino ignorante, lasciando libero il campo agli speculatori. Pio VIII aveva rispettato i compratori dei beni ecclesiastici venduti sotto il dominio francese. Pio IX scomunicò i compratori di quegli stessi beni venduti dal governo italiano. La contraddizione fra i loro comportamenti è solo apparente: uno era il re dei compratori; l'altro non lo era. Ecco in che cosa consiste la differenza 20 • Di mano in mano che venivano 19. Fino al 31 dicembre 1868 il numero degli appezzamenù invenduù per la diserzione delle aste ammontav.i a 12,057; nel 1869 sali a 13,:269; nel 1870 a 16.060 e nel primo semestre del 1871 aveva· raggiunto 17,:258, pari a un valore di 51.5o6.789 lire (Relazione finanziaria del Sella alla Camera dei, deputati, 12 dicembre 1871). :20. I beni ecclesiasùci sono difatti staù venduù ad un prezzo inferiore a quello ottenuto dallo Stato nell'alienazione quando alienava le sue proprietà. Superficie media dei lotti venduti 429 ettari. Prezzo medio di ogni ettaro in . vendita 82d lire dedotti gli aggi e le rimesse. Diffalcate queste sulla vendita, nelBiblioteca Gino Bianco

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