F.S. Merlino - Questa è l'Italia

LA CONQUISTA regolava la rappresentanza politica e amministrativa, la guardia civica e la costituzione sociale » 7 • Non le bastava aver acquistato i vincoli di servitu e le cariche feudali, non la spoliazione e la proletarizzazione delle masse: aspirava a sbarazzarsi di ogni istituzione che si opponesse, anche debolmente, alla sua avanzata trionfale. Le dava soprattutto ombra il decentramento politico ed economico dell'Italia. Le dinastie regnanti sulle diverse regioni, gelose l'una dell'altra, che mantenevano in certo qual modo l'equilibrio fra la borghesia e il popolo, cosi da alimentare gli odi reciproci, deplorando e osteggiando lo sviluppo dei mezzi di comunicazione e il progresso delle idee, la scontentarono. Non avendo saputo organizzarla in una lega doganale e pc-litica, di cui molto si parlava a quell'epoca 8 , o in altro modo, affinché potesse entrare nel concerto delle nazioni europee, la spinsero alla ribellione. Difatti, la borghesia, ritenendosi chiamata a far parte integrante del sistema capitalistico europeo, mordeva il freno, e si tuffò a piu riprese nella rivoluzione, per raggiungere la terra promessa. Il 1820, il 1848, il 1860 sono state le sue tre tappe: nel 1820 la carboneria, nel 1848 il movimento repubblicano, nel 1860 il costituzionalismo. Questo riusci perché era l'espressione piu vasta di tutte le aspirazioni e al tempo stesso la piu esclusiva delle sole aspirazioni della borghesia italiana. Quelli che lamentano le ambizioni e le pretese confessate oggi dalla borghesia, non pensano ch'essa segue la propria natura, e coloro che deplorano le sia stato permesso di costituirsi in forza politica, non pensano ch'essa esiste tanto per il vanta~o proprio, quanto per quello delle borghesie degli altri paesi. Il popolo, che è ritenuto, nei suoi individui, ignorante e minchione, ma che, nella collettività, ha piu spirito di tutt~ i Voltaire di questo mondo, scopri ben presto le inclinazioni e lo scopo della borghesia; e, se costei andò cercando la sua fortuna nei turbamenti politici, lui, il popolo, ne profittò per soddisfare l'odio contro la nuova classe dirigente e farsi un po' di giustizia sommaria. Nel 1820 il popolo di Palermo insorge; la plebe si affr.etta a gettare alle fiamme i registri delle imposte. Medesime scene 7. N1sco, Storia d'Italia, I, pp. 49, 50. L'irrevocabilità della vendita dei beni demaniali fu giurata da Napoleone, quando fu incoronato a Milano. 8. L'idea d'una lega italiana fu lanciata fin dal 1780 dal Napione, (Osser11azioniintorno al ,progetto di pace co' barbareschi) citato da N. Bianchi (Storia della Monarchia Piemontese, I, 487). Biblioteca Gino Bianco

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