F.S. Merlino - Questa è l'Italia

10 F. S. MERLINO l'hanno; insomma soffrono fame e freddo, nel nord la pellagTa, nel sud la tisi e le loro povere donne benedicono le alluvioni che le fanno morire e maledicono i carabinieri che pretendono di salvarle 14 • I minatori, i marinai, i pescatori, gli operai specializzati. tutti i miserabili insomma, non sono piu fortunati. Ma in compenso, gli imprenditori, i burocrati, i banchieri, i politicanti, come dice anche il poeta, sono tanto felici! Son diventati cosi ricchi e potenti! Due settimi del nostro suolo sono incolti (8 milioni d'ettari su 29) e produciamo, su una superficie maggiore della metà della Francia, prodotti agricoli del valore di 3 miliardi, mentre I.a Francia ne produce 11. Il consumo diminu}sce 15 , ma i giornali vantano i 237 milioni in possesso dei 25 membri del Comitato promotore della nuova esposizione di Milano. La scuola elementare è un'ironia. I comuni sono senza scuole come senza vie di comunicazione 16 : difatti due terzi condizioni della oiu desolante miseria. Ci son cose da far inorridire... Alcuni poveri si buttano 4 su qualunque cosa commestibile per quanto nauseabonda... In campagna mangiano i cani. In un paese che conosco, il Pretore aveva un bel cane. Poiché gli era capitato un incidente, i braccianti del paese lo squartano e il ricordo della bisboccia fatta in quell'occasione è rimasto da allora vivo nella memoria di tutti. Si dice ancora: « È buono come il cane del Pretore ». Faidella narra anche che, quando un veterinario ha dichiarato una bestia da macello malata o che una carne è guasta, il Sindaco, in molti luoghi, deve farla sotterrare nascostamente di notte, affinché i contadini affamati non vadano a dissotterrarla per mangiarla. 14. Durante le alluvioni del Po del 1872 le donne si lasciavano annegare. per miseria e rifiutavano l'aiuto dei carabinieri. 15. L'ettaro produce in Italia una media di ettolitri 11 ,07 di frumento, in Francia 15, Irlanda 20, Olanda 21,60, Sassonia 23,05, Belgio 24, Inghilterra 26. Il popolo italiano ha consumato, nel 1888, 6 milioni di quintali di grano meno rl1e nel 1887 e 2 quintali e mezzo di meno di gran turco; quasi mezzo milione di quintali meno di riso. Il consumo del pesce secco e affumicato ha subito analoga depressione: 40.000 quintali di meno èel 1888; ed è questo un alimento delle classi povere e dei contadini. La stessa sorte è toccata al consumo del tabacco e il fisco ha percepito sulla vendita di esso 1.875.864 lire di men'J. Altrettanto è dei prodotti coloniali: zucchero, caffè, the, ecc. Nel 1887 l'importazione di questi prodotti in Italia saliva a lire 89.538.8-;8, nel 1888 l'importazione scende a 49.730.064 lire; diminuzione 30.808.794. Le Società di temperanza non hanno minor ragione di rallegrarsi che quelle contro l'abuso del tabacco, perché il consumo dell'alcool ha del pari un grande regresso. Boccardo valuta a 427.508 ettolitri il consumo dell'alcool nel 1885; nel 1888 esso è ridotto a 78.784 ettolitri nei primi sei mesi. La rendita èelle poste e telegrafi come quella delle lotterie segue la stessa china. A farla breve, conclude Boccardo (discorsi al Senato del 17 e 13 giugno 1889) il ritmo attuale della nostra vita economica sembra seguire la legge della diminuzione e potrebbe ben diventare quella del marasma (Cronaca del Giornale degli economisti. novembre 1889). 16. La legge sull'istruzione obbligatoria l5 h1glio 1878 è rimasta letter~ morta BibliotecaGino Bianco

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