F.S. Merlino - Questa è l'Italia

LA BORGHESIA 191 chiuder gli occhi sugli imbrogli, non solo perché è suo debitore, ma soprattutto perché teme di provocare un crudele rifiuto in caso di necessità. Dopo il mugnaio viene il panettiere, il quale, anche lui, si ripaga in natura sulla pasta che gli è data da cuocere e ne restituisce in quantità inferiore alla farina ricevuta. Invece di 22 libbre di pane per staio di grano, ne dà 16 e che libbre! _ L'enumerazione degli usurai e dei monopolizzatori campagnoli nel libretto dell'Abate Anelli non finisce qui; ma noi siamo stufi di insistere su questi particolari, i quali, d'altra parte, non sono caratteristici dell'una piuttosto che dell'altra regione italiana. L'Alongi, da noi spesso già citato, ci offre una lunga lista di mignatte del contado siciliano, a cominciare <lai soprastanti e dai campieri, cioè dal personale dei feudi, arrivando, in ordine gerarchico, al robettiere, al panettiere, ai conduttori di bestiame, fino ai venditori di vestiti, di scarpe, ecc., anch'essi usurai della peggior specie 43 • Ma eccovi un bellissimo sistema d'usura, sapientemente ordito, all'altezza dei te1npi, ispirato dalle dottrine dell'economia politica e della finanza piu raffinata. Si tratta. per vero dire, d'una copia dell'infame sistema Vegneiro, severamente punito in Brasile, trapiantato in alcuni comuni della Calabria. I contadini e gli operai che emigrano non posseggono di che pagarsi il viaggio: gli usurai, o la compagnia o agenzia d'emigrazione, anticipano, o almeno anticipavano, a quei poveracci cento ducati (500 L.) di carta, stipulandone la restituzione di 150 in oro. Quelli, o quelle, li organizzavano in gruppi di dieci in un solo contratto, nel quale è stabilita la solidarietà dei debitori. Sui dieci emigranti, due o tre muoiono durante il viaggio, altri due o tre soccombono per la febbre gialla nel paese dei loro sogni, due o tre non riescono a far fortuna; i due o tre superstiti, l'unico sopravvissuto, pagano per tuttil Cosi quei poveri emigranti, che hanno sfidato l'oceano, la ftbbre gialla, la brutalità dei negrieri che li assumono, la fame che spesso li aspetta in un paese sconosciuto, per raggranellare un piccolo peculio, peculio che possa dar loro da mangiare nei giorni di sfinimento, piu spesso .che nella vecchiaia, quei poveri emigranti si vedono crudelmente spogliare e ogni loro speranza è frustrata dagli usurai in lega, i quali, spesso, s'impadroniscono fin nella posta dei pochi soldi che il marito 43. ALoxc1, loc. cit. pp. 27-28. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==