190 F. S. MERLINO con una mano quei magnifici signori strappano il pane di bocca ai poveri, con l'altra distribuiscono due centesimi la settimana a quegli stessi affamati, che vanno a bussare alla porta delle loro dimore »42 • Volgiamo lo sguardo dall'Italia meridionale, alla Lombardia. Un galantuomo, morto poco tempo fa, l'Abate Luigi Anelli, che fu membro del governo provvisorio in Lombardia durante le famose Cinque Giornate di Milano e che poi, parroco in un paese di campagna, consacrò la vita a difendere gl'interessi dei contadini, cosi formulava, in una conferenza tenuta a Milano, le loro principali proteste: « Noi non possiarao, essi dicono, fare un contrattQ senza che intervenga in esso un sensale, il quale, quando vendiamo derrate o bestiame, deprezza il valore della meranzia; quando però egli vende a noi, aumenta straordinariamente le sue pretese; e noi dobbiamo, in un caso come nell'altro, chinare il capo. Disgraziato colui che abbisogna di denaro. Il sensale gliene dà all'interesse mensile di una lire su venti, cioè al 60% ed esige garanzie, pranzi, doni, Egli fa anche l'agente elettorale dei nostri padroni, e ci spia quando andiamo a votare: naturalmente male c'incaglierebbe se lo avessimo nemico. Final~ente egli s'intrufola nei contratti per la emigrazione, preleva una 5omma enorme sui contratti di lavoro, per esempio su quello delle donne (:he lavorano nelle risaie. La vita orribile di sofferenze, di privazioni e malsana, a cui quelle donne si assoggettano, costituisce una vergogna delle nostre campagne. Dar sollievo a quegl'infelici, que5to sarebbe bello; altro ·che civilizzare l'Africa e liberare i negri! » Lo stesso abate Anelli mandò alla Commissione di Inchiesta Agraria un opu~colo sulle cause del caro-pane; e Ii fa un quadro impressionante delle usure e dei monopolii praticati nelle campagne. Il mugnaio è il padrone del grano del contadino: egli fissa la quantità di grano dovutagli e la preleva egli stesso dal sacco. Che il prezzo del grano sia alto o basso, egli preleva sempre la stessa quantità. Inoltre il mugnaio presta grano al contadino nelle annate cattive, d'inverno, quando è caro, e si fa rimborsare al primo raccolto, quando solitamente il prezzo diminuisce di metà. Cosi il contadino è costretto a darne al ' mugnaio una quantità doppia, riducendo il suo racolto in tal misura, che ha ben presto bisogno di un nuovo prestito dal 1nugnaio: egli è dunque continuamente suo debitore e deve 42. A. UMILTA', Camorra e mafia, 1878, p. 25. Biblioteca Gino Bianco
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