... 188 F. S. MERLINO bassassero molto all'estero, noi non ne risentiremmo grande vantaggio; perché gli attuali proprietari del prodotto son tutti d'accordo e possono dettar legge ai consumatori, e non c'è da sperare che vogliano calare i prezzi, prima che si siano sbarazzati dello stock che hanno accumulato ». · Già al principio di questo secolo, l'economista Caraccioli scriveva: « I commercianti sono la categoria di cittadini il cui interesse è meno conforme a quello del pubblico. Le loro speculazioni tendono ad alzare sempre i prezzi, o a limitare la concorrenza, e il loro guadagno, piccolo nei tempi prosperi, cresce col decadere della nazione ed è grandissimo e rapido, quando lo Stato và in rovina 35 • E un altro economista sullo stesso argomento: « Il calmiere è un elemento di unione e di complotto per i venditori, perché essendo la base del guadagno e della perdita comune, essi si accordano facilmente su ciò che può servire ad aumentarlo 36 • Confrontatelo con quanto scrive il Dotto de' Dauli 37 : « Molti comuni hanno l'abitudine di stabilire il calmiere sulle derrate elementari, al fine d'impedire che siano vendute a prezzi troppo alti. Ma spesso accade che lo scopo non si raggiunga; invece il calmiere va a beneficio di uno solo o di un piccolo numero di interessati. Cosi in un grande comune il consigliere incaricato della vigilanza sul calmiere ha una amante, la cui madre accaparra sul mercato frutta, pesci, ecc., tutto quanto si presta a una sordida speculazione e detta legge agli acquirenti e ai venditori. Il consigliere, naturalmente. lascia fare 38 • D'altra parte basta gettar l'occhio su un giornale qualsiasi per sapere che il calmiere, là dove è salito, non impedisce le speculazioni sulle derrate e, là dove l'autorità permette il mercato libero, panettieri, macellai ed altri esercenti stabiliscono un calmiere e l'impongono di loro autorità 39 • Se ciò accade nelle città, ove la concorrenza tra i nego35. Dell'Annona p. 253. Collezione « Economisti Italiani ». 36. CANTALuro, Dell'Annona, p. 178, nella medesima collezione. 37· Op. cit., P· 56. 38. << Alla camorra appartenevano generalmente (prima del 1860) i sensali di commestibili e farina, i commercianti al minuto, i macellai e tutti coloro che, con la forza o la minaccia, dettavano sui mercati i prezzi di vendita e allontanavano i concorrenti; e ciò avviene ancl,e oggi. In ogni affare o contratto interviene il camorrista. E poiché quei filibustieri non commettono delitti dichiarati infami dalla legge, si son visti da allora, e quindi fra di loro, individui non plebei ». isco. Gli ultimi trentasei anni del reame di Napoii, Napoli, 1889, pp. 61-62. 39. Il Dott. Stefano Bocchini di Roma nilutava il guadagno netto òel BibliotecaGino Bianco
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