LA BORGHESIA campagne che nelle città? Ci sarebbe di che riempire un volume 33 • Il Messaggero del 29 ottobre 1886. « Tutte le derrate alimentari che vengono inviate al mercato di Roma sono accaparrate dai bagherini che, per maggiore sicurezza, acquistano i prodotti agricoli talvolta ancora in germe, inserendosi cosi, non solo fra produttore e consumatore, ma fra questo e piccolo commerciante. Mediante la loro potenza e le loro intese reciproche, essi riescono a comprare a buon prezzo dal produttore e a vendere a caro prezzo al minutante, il quale, a sua volta, pela il consumatore, costretto a lasciar la sua pelle fra le mani di tutti questi scorticatori» 34 • La Gazzetta di Napoli del 18 febbraio 1888, nel rendiconto del mercato, nell'articolo Derrate coloniali scriveva: « Nella nostra città attualmente non manca la disponibilità di derrate coloniali, come vorrebbero tanto dar ad intender coloro che ne detengono vergognosamente il monopolio: invece grossi ~peculatori, negozianti e alcuni capitalisti hanno fatto, nella seconda metà dell'anno scorso, acquisti notevoli di caffè; di zucchero, ecc., che hanno messo nei depositi, diffondendo voci pessimistiche sui raccolti e sull'.approvvigionamento dei grandi mercati inglesi e americani. In realtà la produzione, l'anno scorso, è stata meno abbondante nei paesi d'origine; ma la causa vera della carestia è il monopolio abituale dei grossisti a danno dei consumatori. I raccolti di questa pri1navera son buoni; ma siamo convinti. che quand'anche i prezzi ri- ' 33. In un opuscolo intitolato Dal 1861 al 1886, Roma, 1885, si può leggere: « Chi ~tudi attentamente la distribuzione del credito nelle principali città del regno, trova che un gruppo di circa 50 o 100 persone si scontano reciprocamente ed esclusivamente i loro effetti presso i grandi Istituti di credito. Questo gruppo si è spartito le amministrazioni e i consigli dei grandi stabilimenti, che fanno esclusivamente lo sconto. Il povero industriale non ha direttamente lo sconto. Poiché tutti gli fatituti di Credito richieòono tre firme, egli è costretto a procurarsi il favore d'un banchiere di quei gruppi. Se l'offerta ddl'industriale gli garba e se egli ac.:etta di pag-ctrgli il 10 o il 20 %; oltre ad una partecipazione all'affare, l'effetto viene scontato dal banchiere, che, successivamente, Io presenta allo sconto d'una delle banche, anche con la sola spesa del 4 o del 5 % ». 34. E in un articolo piu recente sulla camorra delle vinacce: « Ogni anno, all'avvicinarsi della stagione della pigiatura dell'uva, i proprietari delle distille- . rie si accordano, per fissare il prezzo delle vinaccie, impegnandosi reciprocamente col versamento di una somma, -la quale sarà perduta da colui che non terrà la parola data ... A Roma, scriveva lo stesso giornale, c'è_ una coalizione di speculatori, che, nei mesi di ottobre e novembre, si sono accaparrati con denaro fornito da una banca il grano a 45 lire il rubbio, ne han fatto salire il prezzo a 65 lire e già parlano di alzarlo il mese prossimo a 70 o 75, ecc. Biblioteca Gino Bianco
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