180 F. S. MERLINO z'acqua, senza traccia di civiltà. Qui, benché il Comune sia ricco, non ha costruito neppure una fontana e i poveri sono costretti a scendere per le abluzioni fino al fiume, distante mezz'ora. Là, le immondizie ammucchiate sulla pubblica via generano in pèrmanenza la febbre. Altrove, la legna manca; e le donne, quando non ci sono i mariti, che vanno al lavoro lontano, si riuniscono tutte in una camerata e si coricano insieme per scaldarsi col calore naturale dei corpi, mentre una fra loro, a turno, fa da mangiare. Ovunque il disboscamento fa sentire le sue conseguenze: venti impetuosi, provenienti dalle gole montane, superano le cime nude degli Appennini, si scatenano sulle campagne, sradicando alberi e distruggendo i raccolti; i torrenti scendono a precipizio; i fiumi straripano inondando case e strade, e demolendo i ponti. Non si incontra altro che rovine. Le valli vengono colmate, le colline appiattite. I vecchi abitanti si ricordano del tempo, in cui, a chi volgesse lo sguardo all'orizzonte del loro paese, si presentavano solo colli; poi incominciò a spuntare la guglia del campanile del comune sito sul versante opposto, finalmente apparve tutto ·intero; ciò dimostra che la trasformazione è recente. In questi paesi, dove l'istruzione è sistematicamente negletta e disprezzata, dove i maestri di scuola non ricevono lo stipendio, le maestre sono, per colmo di sventura,- alla mercé delle voglie libidinose dei sindaci, funzionari aggiunti ai servizi di pubblica istruzione e di altri satrapi del luogo. L'Italia si commuove spesso alle notizie dei suicidi, cui sono indotte quelle povere martiri, sia per sfuggire la persecuzione di qualche satiro 'locale, sia per sottrarsi alla vergogna di aver ceduto e d'essere poi crudelmente abbandonate, oppure anche per non sopportare le calunnie con cui i vili si vendicano di un ostinato rifiuto. Mai, in casi simili, che si sappia, giustizia è stata fatta, neppure postuma. Le guardie forestali e campestri son, nello stesso tempo, guardia del corpo dei padroni, sbirri ed esecutori di vendette., agenti elettorali, che distribuiscono di casa in casa le liste elettorali per sorvegliare i votanti. Essi costituiscono un mezzo potente per opprimere il contadino. Spesso fanno l'ufficio dei prosseneti: reclutano le contadinelle per il letto dei padroni. Stenderanno verbale contro un povero diavolo, che ha strappato un ramo o un arbusto per accendere il fuoco, ma, grazie ad una piccola mancia, lasceranno che il sindaco, o un consiBib1ioteca Gino Bianco •
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