F.S. Merlino - Questa è l'Italia

lNTR.ODUZIONE 7 ma su individui le cui ambizioni, anziché aprirsi faticosamente una strada attraverso la lotta delle idee, si trascinano a forza di servizi resi al potere, del quale salgono lentamente le scale. Tutta l'armonia e la bellezza, l'economia del sistema costituzionale, celebrate da Bastiat-Brunialti e da altri pedagoghi, tutta la scienza affidata alle opere dei professori deputati ha fatto fiasco, ma in compenso il governo avanza piu sicuro, piu tranquillo, senza scosse violente e pericolose: e se le ambizioni devono percorrere una strada piu lunga, il loro successo è piu certo. Governare è una carriera, per cui si fa la coda, ma a cui presto o tardi si arriva mediante delle spinterelle. È stato detto che i Deputati somigliano a padroni, i quali possono ordinare ai servi di preparare la tavola, a condizione, però, che i posti siano occupati soltanto dai servi stessi. Questo è ancor piu vero per quanto riguarda elettori ed eletti. Preferiamo quest'altra definizione del sistema parlamentare data dal medesimo autore 7 • È ccun palco innalzato sulle spalle di molta gente, su cui seggono altre persone, mentre da ogni parte altre ancora si sforzano di sloggiare quelli che stanno seduti, per mettersi al loro posto, nel tempo stesso che altri · cercano di rovesciare il palco, i sostegni e le sedie n; una Babele, alla fin fine. Il lettore può anche adottare quest'altra definizione: il governo è una commedia rappresen,tata in Italia da 508 Deputati. i quali divertono il pubblico a duecento lire all'ora (tanto vengono a costare i discorsi parlamentari. secondo il calcolo dell'Onorevole Mariotti) intanto che fuori i banditi svaligiano le case per sé e per i commedianti loro complici. Comunque è evidente che, a malgrado dell'esteso suffragio, a malgrado delle esche gettate ai radicali e di altre arti usate dal Governo, il popolo italiano si interessa sempre meno alle elezioni e legge sempre meno i rendiconti parlamentari. Quando girano i ladri è prudente restare a casa. La malattia delle astensioni 8 su cui i coccodrilli della 7. Prof. F. PERsrco, Le rappresentanze politiche ed amministrative, Napoli, 1885. 8. Nelle elezioni politiche del 1886 si è presentato alle urne solo il 58,26 % degli elettori iscritti. Nelle elezioni politiche del 1882, la proporzione era stata del 60,65%. La legge 24 settembre 1882 abbassò a 21 anni il limite d'età degli elettori e il censo a 19,80 lire l'anno di imposte dirette. Ma essa ha creato due nuove categorie- di elettori: quelli che avevano frequentato la seconda elementare e quelli che, nei primi anni d'applicazione della legge, chiedevano d'essere iscritti con atto notarile da loro steso e firmato. Le ultime elezioni amministrative, dopo la riforma della legge comunale e provinciale, han dato press'a poco il 48% dei votanti. BibliotecaGino Bianco

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