F.S. Merlino - Questa è l'Italia

LA BORGHESIA gliorie. Il proprietario si frega tutto contento le mani, quando è riuscito a strangolare del tutto il povero lavorator_e mediante i suoi p4tti da leone. I contadini dell'Abruzzo e del Molise sono ugualmente alla mercé del proprietario. Le clausole dei loro contratti sono famose per avere un carattere vago e indeterminato: il proprietario, per esempio, ha diritto illimitato di esigere dai .suoi contadini dei servigi e egli ne usa e ne abusa largamente. A Chieti, a Teramo, le prestazioni variano secondo l'umore dei proprietari. Il grano dovuto dal contadino raddoppia, è triplicato di mano in mano che aumenta la produttività del terreno. Alla Aquila e a Cittaducale il rischio del raccolto pesa di solito esclusivamente sul fittabile. Quando si affittavano terreni per piantare vigneti, il proprietario, o stabiliva di non pagare allo scader dell'affitto il valore delle migliorie, o di pagarne la metà, oppure, molto spesso, si riservava di fare come pareva a lui. A Como, in occasione d'uno sciopero di contadini, i proprietari riunitisi constatarono che il contratto di affitto si poteva riassumere cosi: il proprietario prende tutto all'agricoltore: mai"s, vino, frumento, bozzoli. Perfino il legname è di sua proprietà; tuttavia, se un albero muore, il contadino deve pagare 2 5 lire di multa. E ancora, in occasione d'uno sciopero degli· agrari, saltò fuori che nell'alto 1nilanese, la condizione del contadino non è molto piu fortunata. I proprietari non pagavano mai al contadino la sua parte dei bozzoli, trattenendola, ora in pagamento dei suoi debiti, ora, se il contadino non doveva nulla, per garantirsi di possibili debiti avvenire. Il contadino era tenuto alle decime e agli appendizii (corvées); inoltre qualche proprietario gli faceva pagare la quota di assicurazione contro gli incendi della cascina: in caso di incendio, egli si rifaceva a spese del colono, il quale perdeva mobili, arnesi ecc. Un altro proprietario imponeva ai suoi contadini le spese di sorveglianza fatta per suo esclusivo interesse; e un altr? esigeva da ciascuno di loro 5 lire all'anno per l'uso dei cessi. c•è da meravigliarsi che in simili condizioni il nostro contadino ogni anno si ribelli, e non quello di una determinata provincia del Nord o del Mezzogiorno, ma il contadino di ogni luogo? L'anno scorso la rivolta agraria ha incendiato da un capo all'altro tutta quanta l'Italia. Scoppiata dapprima a Olgiate, provincia di Como, essa si è estesa come una vampata di esplosivo in tutta la provincia. Non era ancora BibliotecaGino Bianco

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