IL GOVERNO 161 riassume in realtà tutta la storia che noi siam venuti svolgendo in questo libro fin dalla prima pagina. Consorteria, da noi, è piu che un partito, è un modo di governo, anzi l'essenza di ogni governo. Come corrispondente difatti alle consorterie dominanti nella capitale e nell'amministrazione dello Stato, si formano nei capoluoghi, all'ombra della legge, altre consorteri~ onnipotenti, le quali regnano, come abbiamo veduto, nelle amministrazioni locali, nei Tribunali, nelle Banche e ovunque, e, forti delle loro influenze e di una impunità non mai smentita, si abbandonano a un saccheggio sistematico della ricchezza pubblica e di quella privata. Tali consorterie si propagano fino nei comuni rurali e negli angoli piu discosti, ove si innnestano sulle rivalità familiari, sulle ambizioni e le egemonie locali, le quali penetrano cosi nel corpo elettorale, si ripercuotono nell'alta politica e si confondono con le influenze di origine governativa. Il l<;>roflusso e riflusso, tresche, coalizioni e cupidige circola come un sangue nelle vene dello Stato. Il De Sanctis, che fu deputato e ministro, scriveva nel Diritto del 14 agosto 1877, che « nei consigli comunali, provinciali e parlamentari si formano associazioni di cointerc:ssati, i quali, pur nascondendosi sotto una qualsiasi maschera, sono vere associazioni a delinquere o, se preferite, dei mangia con tutti. Costoro guardano con un certo sorriso caratteristico quelli che ne sono scandalizzati, come volessero dire: poveri di spirfro, non conoscono il mondo. Ci dev'essere nella nostra civiltà qualcosa che evidentemente è falso, se esso ci conduce a un tal fatalismo da decadenti ». Un altro deputato, il La Cava 41 , dice che, generalmente, le elezioni son fatte piuttosto mediante relazioni personali, anziché politiche. In ogni paese o villaggio ci sono due o tre capi tribu, o grandi elettori: una volta guadagnati questi, la elezione è assicurata: questi però non si possono comprare con danaro o con doni: quasi sempre sono le persone piu ricche del paese e sarebbero sdegnate all'idea di vendere a cosi basso prezzo la loro influenza. Ma essi perseguono un premio assai piu grande: i loro crediti scadono dopo le elezioni, sono favori, protezioni, impunità. Tocchiamo qui la pietra fondamentale del Governo, il potere reale, nascosto dietro quello legale. 41. Sulla riforma della legge elettorale, di PIETRO LA CAVA, citato da Minghetti. 12 BibliotecaGino Bianco
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