F.S. Merlino - Questa è l'Italia

F. S. MERLI O coltà del ministro talvolta correggono un errore, possono, molte altre volte, portare gravi conseguenze.>> « Per ciò che riguarda la pubblica istruzione, la legge dà adito del pari a infinite incertezze e lacune, a cui non hanno sufficientemente provveduto i regolamenti, a loro volta cambiati, o modificati, da innumerevoli circolari; ~ finalmente, leggi, regolamenti e circolari non furono sempre osservati. Per dare un esempio, basta pensare alla questione dell'istruzione religiosa nelle scuole elementari. Mentre la legge dice una cosa, alcuni comuni decidevano in modo diverso; il consiglio di Stato si pronunciò in modo conforme alla Itgge, il ministro stette con i comuni e la Camera credette di aver ;{ggiustato tutto con un ordine del giorno di nessun valore legislativo. <e D'altra parte bisogna riconoscere che, in molti casi, il consiglio superiore della Pubblica Istruzione fu un freno efficace per il ministro, soprattutto nei concorsi a cattedre da esso condotti in modo che fossero allontanati dall'insegnamento ufficiale uomini mediocri o incapaci. Tuttavia, salvo il caso di misure disciplinari, contro i professori, il voto del Consiglio era puramente consultivo e il Ministro poteva non tenerne conto. senza che perciò la sua condotta fosse censurabile! Su molti punti poteva decidere liberamente da solo. Nondimeno parve che pur con cosi limitati poteri il Consiglio fosse d'ostacolo alla libertà del ministro ed una legge ne mutò la composizione e l'organizzazione. II ministro ebbe facoltà di scegliere a suo beneplacito le commissioni esaminatrici per le cattedre vacanti. Ora è evidente che un uomo solo non può avere la mano felice nel comporre commissioniper ogni specie di studio e, se anche vi mettesse la migliore intenzione di questo mondo, l'accu5a di partigianeria, che risuona oggi da ogni parte, sarebbe inevitabile. << II ministro, libero dagli impacci del Consiglio, si mostrò anche disposto a prendere, riguardo all'istruzione· secondaria, provvedimenti contrari alla legge; parve che i sussidi non fossero assegnati imparzialmente e in genere l'arbitrio mini5teriale è in quel ministero piu vivacemente deplorato che altrove. Senza dubbio (ancora una confessione strappata di malavoglia) nei primi tempi del nostro Risorgimento nazionale, le irregolarità non mancarono e neppure talvolta gli abusi. Ciarlatani, pur con una reputazione nÒn chiara, furono chiamati a insegnare, soltanto perché vantavano meriti _di .patriottismo ecc. Adesso i favori vanno ai politicanti e abbiamo Bibliotec;aG· ino Bianco

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