F.S. Merlino - Questa è l'Italia

IL GOVERNO 149 delle Finanze, udito il Comitato, pronuncia la decisione, motivata come piace a lui 27 • « Per i iliritti di consumo, tutto quanto concerne abbuoni ai comuni è nelle mani del ministro. Indubbiamente, quando un comune s'accorge che, accettando la somma stabilita dal ministro quale quota di abbuono, ci rimette, preferirà assoggettarsi all'imprenditore governativo. Non è però meno vero che, senza una grande equità da parte di chi è al governo delle finanze, questo settore dell'amministrazione può • essere fonte di favore e d'ingiustizia. So per esperienza - aggiunge il Minghetti, che fu ministro delle Finanze - quante difficoltà e quali fastidi costi il fermo proposito d'esser imparziali. . « Potrei citare qualche altro argomento riguardante la imposta di registrazione e i problemi sul ricupero delle in1poste dirette, in cui il contribuente non ha garanzie. Mi assicurano che in tutti gli archivi della Direzione delle Imposte Dirette esistono documenti autentici, comprovanti che dichiarazioni di reddito sulla ricchezza mobile sfacciatamente inferiori alla verità son state accettate per• deferenza; che, per la stessa ragione, sono state accordate diminuzioni di redditi verificati e che transazioni sulle quote di macina son state concluse, non appena il contribuente condannato da tutti aveva esaurito tutte le istanze. Si sr1.che il Consiglio di Stato dovette respingere certe proposte di compromesso fra lo Stato e alcuni mugnai, perché il favoritismo di esse saltava troppo agli occhi. « Passiamo ai lavori pubblici. Si sa che ogni contestazione concernente la classificazione delle s~rade comunali obbligatorie o facoltative, la costituzione dei consorzi, i contributi che alimentano tali spese son decisi in ultima istanza dall'autorità ministeriale. Cosi pure la questione delle pubbliche acque (salvo che si tratti di indennità per danni causati), i consorzi idraulici, la classificazione dei porti, la costitu1ione e il concorso dei consorzi. F, vero che in molti casi hisogna sentire il parere della Deputazione Provinciale e in molti anche quello del consiglio superiore dei lavori pubblici; ma questi son voti consultivi, non vincolanti per il Ministre. 27. Confermato dalla legge 13 novembre 1889. Per la legge sui sali e tabacchi (1887) il ministero può, in caso di merito speciale, concedere le tabaccherie piu importanti (quelle con un reddito superiore a ottocento lire) a chi ne abbia una meno importante, passando sopra ad ogni regola e ad ogni permesso prescritto dalla legge stessa. Biblioteca Gino Bianco

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