IL GOVERNO 145 voti, giornalisti e oratori improvvisati. « Il rimedio alla corruzione parlamentare. concludeva un deputato durante la discussione della legge· elettorale del 1881, non consiste nel perfezionare il meccanismo con lo scrutinio di lista, rappre~entando la minoranza, con la responsabilità dei ministri, ecc. ecc.» No, il male è nell'organizzazione amministrativa, nella costituzione stessa dello Stato moderno, nell'immensità della sua sfera d'azione e nella sua onnipotenza. Il governo? che cosa non può? Il Minghetti ci ha lasciato un quadro splendido dell'onnipotenza governativa. Incomincia col ricordare che lo Spaventa trovava nella legge di pubblica sicurezza dodici punti, in cui il Governo era libero da ogni freno e poteva agire a suo talento. Faremo grazia al lettore di quei « dodici punti», perché è evidente che la legge sulla sicurezza pubblica è tutta intera, nel suo insieme e nelle parti, la consacrazione dell'arbitrio dell'autorità poliziesca, la quale si concentra nel ministro. Quando un ministro ha il potere di permettere o di proibire associazioni, riunioni, scioperi, quando egli dispone mediante l'ammonizione e il domicilio coatto della libertà e della vita dei cittadini, quando per mezzo di fondi segreti egli ha ai suoi servigi agenti provocatori e giornali 20 , egli può tutto, e possiamo in coscienza dispensarci dallo specificare i « dodici punti. » 21 20. Abbiamo già notato che 1 ministri di destra sovvenzionavano largamente, oltre ad altri giornali, la « Gazzetta d'Italia ». Avremmo potuto aggiungere che, a quell'epoca, essi sovvenzionavano del pari « Les Débats » puché da un rendiconto amministrativo di tal giornale per il 1866 risulterebbe ch'esso riceveva 120.000 lire all'anno dall'Italia e 280.000 dalla Prussia sotto forma di abbonamenti inesistenti (« Civiltà Cattolica », 1867, gennaio- marzo, p. 494). La città di Napoli spendeva anch'essa 400.000 lire per assoldare dei giornali. Ricordiamo· infine che nel 1880 o giu di H ~i scopri che i cinque .principali giornali italiani erano alle dipendenze del banchiere Oblieght. 21. Con la legge sulla sicurezza pubblica del 30 giugno 1889 e il regolamento 8 novembre successivo il ministro dell'Interno ha potere assoluto in materia di rappresentazioni teatrali (articolo 40 della legge), di espulsione degli stranieri (articoli 90-91-92); egli nomina e conferma ogni anno i membri della commissione centrale, la quale delibera sulla relegazione amministrativa (domicilio coatto), articolo 101 del regolamento ecc. L'estensione immensa delle attribuzioni della polizia amministrativa è nota: ricordiamo soltanto, che per l'articolo 79 della legge citata, i direttori di stabilimenti e officine, gl'imprenditori di opere, i proprietari di cave e miniere devono ogni mese rimettere alla locale autorità di polizia la lista particolareggiata dei loro operai. La legge 30 dicembre 1888 conferisce al ministro la facoltà di approvare la nomina degli agenti per l'emigrazione. La legge 14 luglio 1887 autorizza lo stesso ministro a concedere prestiti ai comuni per spese concernenti l'igiene pubblica, ecc. ' 11 BibliotecaGino Bianco
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