INTRODUZIONE L'Italia grande potenza L'Italia è una grande potenza. Chi non lo sa? I giornalisti lo gridano sui tetti, i romanzieri e i poeti lo cantano in prosa e in versi; i professori lo insegnano ai teneri giovan~✓tti, che ne piangon di gioia, mentre i politicanti non stanno piu nella pelle e gli uomini di Stato si drizzano dalla cintola in su come. altrettanti Farinata degli Uberti. In qu~sti ultimi tempi, tutto è cresciuto in Italia. Il nostro re gioca all'imperatore. I Ministri, quando passeggiano da un capo all'altro del paese - come Giove traversava l'oceano per recarsi dai bravi Etiopi che gli avevano preparato un sontuoso festino 1 , - accompagnati da una coorte di semidei e di ninfe e seguiti da una folla di cortigiani e nobili valletti, ricevono ovunque gli omaggi riservati un tempo agli immortali, piu tardi ai sovrani. Parlano, ed ecco che il loro verbo, innalzandosi al di sopra di un succulento banchetto, è portato sulle ali del telegrafo fin negli angoli piu remoti della penisola e facendoci trasalire di patriottico orgoglio, ci rapisce nelle superne regioni, ove aleggiano i loro spiriti magni, scoprendoci nuovi orizzonti ?i ~loria e di ricchezza cui si dirigono le nostre ali, sia pur 1cane. Se i Ministri son diventati maestà, i segretari generali si son trasformati in eccellenze e gli uni e gli altri si sono esonerati dalla formalità umiliante d'essere rieletti 2 • Molti nostri Deputati son stati promossi diplomatici, quantunque siano 1. Iliade, I, 424. 2. Quando qualche deputato era chiamato a far parte del Governo, il suo Collegio elettorale era dichiarato vacante ed egli doveva affrontare la prova di una rielezione. Ma poiché in qualche caso la rielezione si è trasformata in uno scacco, si è preferito rinunciarvi senz'altro. Biblioteca Gino Bianco
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