122 F. S. MERLINO e ad una multa di 1.500 lire il direttore de La Favilla; ad Ancona, al carcere e a una multa, il gerente de La Plebe. A Napoli, sempre al carcere e ad una multa, il gerente de La Libertà. E affinché nessun giornale sfugga piu d'ora innanzi alla condanna, messer Pironti, un antico cospiratore divenuto ministro di Grazia e Giustizia, in dispregio della legge e del diritto costituzionale, ha ordinato che in avvenire tutti gli abusi della stampa siano sottratti ai loro giudici naturali, i giurati, e qualificati in modo da essere inviati dinanzi ai giudici correzionali. Ciò non ha sufficientemente soddisfatto la sua rabbia reazionaria, e ha scritto una circolare ai magistrati in cui ha affermato che la stampa « era diventata violenta e provocatoria oltre ogni limite » .. e ordinava di « reprimerla severamente». Poi, nel timore che nell'animo dei suoi procuratori sopravvivesse qualche senso d'indipendenza e di dignità e che si prestassero perciò malvolentieri ai suoi ordini, questo energumeno di ministro ha dichiarato con tono di minaccia, che « non avrebbe mancato di chiedere conto esatto della pronta esecuzione » delle sue pazzesche disposizioni. E h~ aggiunto, che istruzioni analoghe sarebbero state impartite ai prefetti e ai sottoprefetti dal suo collega degl'Interni 54 • Dove è dunque, in presenza di simili episodi. la tanto vantata libertà di stampa italiana? La censura di un tempo non era preferibile al sequestro e alle condanne di oggi? È evidente: il sistema politico-giudiziario italiano non ha nulla da invidiare al regime borbonico~ Ha di esso tutte le enormità piu una, la mostruosa feroce istituzione dell'ammonizione e del domicifiio coatto, vasto abisso, in cui sprofonda quanto ancora· rimane delle libertà sognate nel 1860 dal popolo italiano. Questo istituto, introdottosi di straforo nella legislazione italiana, vi rimane a dispetto delle proteste dei giuristi, dei magistrati, degli uomini politici e dei congressi 55 ; a dispetto dell'esperienza, la quale ha dimostrato che i delitti, lungi dal diminuire, sono notevolmente aumentati a causa della ammonizione. Connaturatasi con la legislazione, essa l'ha impregnata della sua caratteristica di arbitrarietà. Ve n'ha di eccezionale misura, come imposte protezionistiche: introdotte per uno scopo particolare e per un breve periodo, esse diventano permanenti e vengono utilizzate a fini di politica 54. MAURO MACCHI, Almanacco storico d'Italia, 1870, Milano. 55. Congresso Internazionale Giuridico di Torino, 1884; e inoltre tutti gìi s~rittori politici. Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==